Il segretario generale della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna, scrive al ministro del Lavoro Luigi Di Maio sulla vertenza Industria Italiana Autobus. Dopo l’uscita di scena dell’ad Stefano Del Rosso e la maggioranza delle quote societarie passate a una società turca, il sindacalista irpino chiede maggiore chiarezza al vicepremier sull’operazione messa a segno poco prima di Natale. Di seguito la nota inviata al ministro.
“Da qualche giorno è iniziato un nuovo anno ma le problematiche legate al mondo del lavoro non cambiano. Potrei fare un elenco uguale a quello dello scorso anno, se non più lungo, delle vertenze in Irpinia e nel Sannio che sono a tutt’oggi irrisolte. Mi soffermo sulla “Industria Italiana Autobus” (IIA), vertenza simbolo dell’Irpinia e della Campania, che ha segnato la sconfitta della Politica e delle Istituzioni irpine, regionali e nazionali.
Dopo averci illuso per troppo tempo, anni, sulla riapertura della fabbrica in Valle Ufita, dobbiamo prendere atto che siamo nuovamente al punto di partenza dopo incontri, manifestazioni, promesse disattese ed impegni assunti e mai mantenuti. Premesso che, come più volte ribadito e dimostrato in diversi contesti, la Cisl si confronta con la Politica al di là delle appartenenze, perché ritiene fondamentale e primario il bene del Paese. Gli Italiani hanno dato fiducia a questo Governo e quindi ci attendiamo risposte e risultati dal programma e dagli impegni assunti prima e dopo la campagna elettorale. La Cisl non potrà che esprimere piena soddisfazione se Governo e Politica riusciranno a salvare questa importante azienda di livello nazionale, che conta oltre 600 dipendenti tra Bologna e Flumeri e l’intero indotto, riconoscendo i meriti e l’impegno profuso in particolar modo da parte del Ministro Di Maio.
Il prossimo 10 gennaio si terrà un nuovo incontro al MISE per confrontarsi e decidere come procedere e sbloccare questa situazione di completo stallo. In preparazione di tale importante appuntamento rivolgo alcune domande al ministro Luigi Di Maio, “Ministro del Lavoro” che tante volte ha assicurato la riapertura dei cancelli e confermato manifestazioni di interesse utili al salvataggio della stessa azienda, mai concretizzate. Fiduciosi in una sua risposta gli sottopongo alcuni quesiti importanti, che necessitano di un Suo chiarimento, doveroso soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie che da troppo tempo attendono di conoscere la verità.
Attendiamo fiduciosi le risposte che la Cisl, che rappresenta i Lavoratori e le loro famiglie attendono da anni, prima o durante l’incontro al Mise del 10 Gennaio. Hanno il diritto di conoscere la verità e fare le loro valutazioni che, in diversi casi potrebbero portare a fare una scelta di vita diversa da quella attuale, fino all’emigrazione al nord o in Paesi diversi. Crediamo che le cose possano ancora cambiare, anche se la notizia del mancato rinnovo dell’Unità di Missione governativa guidata da Filippo D’Ambrosio per la realizzazione dell’Asse a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda porterà ad una interruzione dei lavori. Ci auguriamo che questo nuovo anno inizi diversamente da quello precedente, senza false illusioni e aspettative che non portano a nulla se non alla disperazione e al disagio sociale.
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