Il disastro di Ischia, l’Irpinia solidale

Immancabili gli aiuti dall’Irpinia che di fronte ai terremoti, pensando al passato, non si tirano mai indietro. A trasportare in ospedale il secondo bambino dopo il sisma di Ischia è stato, infatti, un mezzo della Misericordia del Partenio. Due volontari sono partiti da Mercogliano per raggiungere l’isola, insieme a due infermieri di Serino. “Ci siamo imbarcati all’1:00 e siamo arrivati sul posto alle 2:15, portando l’ambulanza neonatale, perché la priorità era quella di soccorrere i bambini – ha detto Luca De Angelis, presidente della Misericordia del Partenio e consigliere nazionale delle Misericordie -. Abbiamo presenziato l’area delle ricerche fino a quando tutti e tre i fratellini sono stati estratti dalle macerie e trasportati in ospedale”.

Molti aiuti dall’Irpinia sono rientrati una volta terminata la fase di emergenza. Intanto diversi geologi hanno dichiarato come sia assurdo morire per una scossa del genere, evidenziando l’uso di materiali scadenti nelle costruzioni e la scarsa prevenzione.

Non bisogna dimenticare che in Campania tutti i 551 comuni sono a rischio sismico e 429 sono classificati a rischio sismico medio ed elevato. Mi chiedo a questo punto quanti hanno il Piano di Protezione Civile – ha affermato Gilberto Pambianchi, docente dell’Università di Camerino e presidente nazionale dei Geomorfologi italiani – quanti hanno fatto gli studi di microzonazione sismica e quanti una mappatura della geomorfologia del suolo. Dobbiamo fare la prevenzione senza dimenticare la geomorfologia del territorio. Un plauso lo farei a tutte le forze dell’ordine sul campo, al grande sforzo dei Vigili del fuoco, del mondo del volontariato, ma non possiamo continuare ad inseguire le emergenze. Dobbiamo mappare il patrimonio edilizio, soprattutto quello storico e fare prevenzione partendo dalla conoscenza geomorfologica del territorio”.

2 morti, 42 feriti. La Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Intanto il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, in un’intervista a QN ha commentato così la polemica sull’abusivismo: “L’abusivismo non c’entra niente in questo terremoto, i giornalisti che lo dicono sono dei disgraziati. Non nego che ci sia abusivismo, come in tutta Italia, ma definirci capitale dell’abusivismo è un affronto al popolo di Casamicciola. Sono case vecchie di cent’anni quelle cadute

 

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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