Il mistero sulla morte di Donato Tartaglia resta. La famiglia ha nominato un consulente, i Tartaglia restano convinti che l’architetto sia stato ucciso. E del resto la tesi è confermata dallo stesso perito, il dott. Maiese, come riportano i colleghi de La Nostra Voce. Per quanto riguarda la relazione del medico incaricato dalla Procura, l’ufficialità si potrà avere entro 60 giorni. Ieri l’autopsia ad Avellino. Massima cautela in questo momento. E intanto la Procura di Avellino dovrà valutare la successiva azione. Le indagini continueranno in ogni caso.
I dubbi principali riguarderebbero le ferite sulla testa del professionista, che comunque ci sono. Bisogna stabilire se siano state provocate da una caduta, durante un eventuale e clamoroso suicidio. Oppure le se escoriazioni siano state provocate da altre persone. Ovviamente anche i tagli ai polsi e alla gola di Tartaglia restano l’elemento fondamentale per chiarire questa drammatica vicenda,
Tartaglia è stato trovato morto lunedì notte, poco prima dell’una. Da casa si era allontanato il lunedì mattina per alcuni appuntamenti di lavoro. Il cadavere è stato rinvenuto nella stazione di Aquilonia Scalo. Tagli alla gola e alle braccia avrebbero provocato la morte dell’architetto.
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