Irpinia, il libro dei suicidi di Gerardo Pistillo

Di stretta attualità, dopo tre suicidi in un fine settimana, uscirà a breve il libro “Suicidi – Viaggio in Irpinia”, scritto dal pedagogista Gerardo Pistillo. L’autore di Aquilonia studia e affronta il fenomeno da anni. Adesso auspica un dibattito più incisivo sul tema.

Dottor Pistillo, cosa leggeremo nel volume?

Il libro esce in questi giorni. Poi gireremo la provincia con varie presentazioni. E’ uno studio scientifico innanzitutto. Non ho la presunzione di risolvere nessun problema oppure di dare soluzioni a una questione complicata e drammatica. Mi sono posto il problema di evidenziare delle statistiche e creare un dibattito nella comunità scientifica perché si prenda maggiore coscienza sul fenomeno.

L’Irpinia ha delle peculiarità rispetto ad altre aree simili?

Non possiamo dirlo con certezza. Diciamo che nel mio lavoro, durato anni, ho affrontato il tema anche dal punto di vista statistico. Oggi, e qui rispondo alla domanda, si parla molto di suicidi legati alla crisi. Ma non credo che valga per l’Irpinia, dove si tolgono la vita gli occupati più che gli inoccupati.

Le statistiche del 2015 sono preoccupanti?

Le statistiche si fanno sempre alla fine. Abbiamo chiuso il 2014 con oltre 40 suicidi, ma non occorre fare la conta del 2015. Invece è utile ragionare su quello che si può fare come suggerisco in una parte del mio libro.

SCRIVE L’AUTORE

(…)Per me la pubblicazione di questo libro, esito di un travaglio doloroso, rappresenta la fine di un’“epoca”, uno spartiacque che segna – spero – l’inizio di una nuova e feconda stagione.
Una raccolta di riflessioni – condotte tutte in questi ultimi anni della mia vita, in momenti di profonda solitudine e di grande raccoglimento – riportate in “brutta copia”. La prima parte raccoglie riflessioni sull’Irpinia, che ho elaborato in momenti distanti e molto diversi tra di loro. La seconda e la terza parte sono il frutto di un lungo lavoro di raccolta dei dati statistici rilevati dal 2009 al 2014, nel mio vagabondaggio quotidiano, direttamente sul campo. La terza parte riguarda la mia vita privata e raccoglie le impressioni avute sull’Irpinia; oltreché un’intervista realizzata con i familiari di un ragazzo suicida. La quarta parte è invece una riflessione pedagogico clinica sulle possibili strategie di prevenzione del suicidio in provincia di Avellino (…).

    L’autore Gerardo Pistillo

Il lavoro presente, tuttavia, può essere per me considerato come un canovaccio, alla stregua di un taccuino di appunti che tutti gli interessati potranno nel tempo modificare e arricchire.
D’accordo con Merleau-Ponty e Lacan, rimango convinto che ogni opera sia solo uno dei tanti modi attraverso cui la realtà “si dice” attraverso noi. Consapevole di questo, con il lavoro in questione credo di non aver semplicemente raccontato, in qualità di autore, i miei vissuti e le mie impressioni sui luoghi, sulle cose e sulle persone conosciute nel tempo; sono convinto piuttosto che siano stati i luoghi attraversati, le cose e le persone incontrate nel corso della mia vita ad aver “mosso” e “guidato” la mia mano, ad essere “ri-emersi” attraverso me, in “re-incarnazione”, attraverso i miei mutevoli punti di vista.
 Accompagnerò ancora questa mia opera nel suo “viaggio” tra i lettori, attraverso le presentazioni estive, per lasciarla poi viaggiare da sola; perché credo abbia in fondo, con tutti i suoi limiti, i requisiti per essere in futuro “autonoma”. 
Spero, infine, che questo lavoro pedagogico possa aiutarci a vedere ogni volta nella “sofferenza” e nel “disagio” la porta di ingresso per il cambiamento personale.

(Nella foto in alto Ponte dell’Oglio a Monteverde, da cui si è lanciata Giuditta Perna)

Maria Stanco

Nasce a Sturno nel 1984, tra il rumore delle forchette che proviene dal ristorante dei genitori. Studia “Relazioni Internazionali” a Napoli. Su “Tusinatinitaly.it” il primo lavoro da giornalista. Pubblicista dal 2011 mentre scrive sulle pagine di “Buongiorno Irpinia”. Conduce per un anno il Tg di “MediaTre”. Da qualche tempo è ritornata alla carta stampata, sul quotidiano “Il Mattino” e presto, promette, ricalcherà anche i campi di tennis.

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