La Juta a Montevergine compie vent’anni e sposa Summonte

Ospedaletto D’Alpinolo festeggia i 20 anni della Juta a Montevergine. In piazza Demanio presentato il programma che si svolgerà il 9, l’11 e il 12 settembre tra Ospedaletto e Montevergine. Conferenza stampa all’aperto nel comune del torrone, per invitare le persone a conoscere i borghi del Partenio. “Vent’anni di impegno, magia ma anche sacrifici per portare avanti una manifestazione che è riuscita a ricevere i finanziamenti della Regione Campania, che riguarderanno anche la castagna del Prete candidata Unesco, la festa della Candelora e quest’anno la prima edizione della fiera di San Guglielmo. Elementi collegati tra loro e fondamentali per il nostro territorio”, ha spiegato il consigliere comunale Carlo Preziosi.

Un evento di respiro nazionale, quello della Juta, che porta avanti antiche tradizioni legate al culto della Madonna di Montevergine e alla storia della cultura contadina, come ha raccontato il sindaco di Ospedaletto, Antonio Saggese: “La Juta esiste da millenni, anche se ha acquisito nel tempo varie forme. Già i contadini in epoca pre cristiana rendevano omaggio a Madre Terra. Usanza sostituita poi dal culto alla Madonna di Montevergine. Venti anni fa è nata l’operazione di unire tutti i pellegrini con i cittadini di Ospedaletto e organizzare una grande festa che poi è cresciuta negli anni acquistando un grande valore. Al quale si aggiunge quello del Santuario di Montevergine, non solo per Ospedaletto, ma per il Partenio, l’Irpinia e tutta l’Italia meridionale. Se Montevergine cresce, cresciamo anche noi”.

Primo anno di collaborazione con il Comune di Summonte. Il programma della Juta si intreccia, infatti, con il festival dei vicini di casa, Sentieri Mediterranei, in scena dal 7 al 9 settembre. “Due paesi molto vicini con due manifestazioni importanti – ha spiegato Preziosi -. Cinque giorni alle falde del Partenio. Il 9 settembre per celebrare i 20 anni della Juta iniziamo a Montevergine con un concerto di musica popolare, con artisti che hanno rielaborato canzoni apposta per l’occasione. Ci sarà un servizio navetta gratuito dalle 17 in poi per salire insieme al Santuario partendo da piazza Mercato. E al ritorno la possibilità di fermarsi anche a Summonte per Sentieri Mediterranei”.

Insieme a Summonte per trovare sinergie sul territorio, grazie anche al distretto turistico del Partenio. Alla conferenza anche il sindaco di Summonte e presidente del distretto, Pasquale Giuditta: “Creare rete è quello che stiamo facendo. Una grande operazione sul territorio che dà all’esterno un segnale importante. Due storie, una più antica e una più recente, che quest’anno compiono vent’anni e rappresentano la nostra cultura. Lavorare insieme per continuare a proporre gli elementi fondamentali di attrazione del nostro territorio, per accogliere quante più persone e crescere”.

L’11 e il 12, dopo il concerto del 9 a Montevergine “Io so’ devota a te” di Fiorenza Calogero con la partecipazione di diversi artisti, si ritorna ad Ospedaletto con le esibizioni di musica popolare delle Paranze, precedute dalla tradizionale sfilata dei cavalli e delle carrozze addobbate nel pomeriggio dell’11. “Suoni e colori che rimangono nella testa anche nei giorni successivi” ha detto Preziosi, “tutti possono inserirsi nel cartellone e partecipare”.

La Juta, quest’anno infatti, è dentro l’umanità. Nadine Sirignano, assessore al Turismo del comune di Ospedaletto, ha spiegato le ragioni di un’edizione dedicata all’accoglienza, alla solidarietà e al rispetto delle diversità: “La nostra amministrazione è in rappresentanza di una comunità sempre dalla parte dell’accoglienza, e questa è un’edizione dedicata proprio al voler rimanere umani, a rispettare le differenze. La Juta è una rappresentazione delle differenze. Un momento di umanità sarà rappresentato da una raccolta di solidarietà per i cittadini di Fontanarosa che stanno vivendo un momento di negatività legato alla caduta del Carro lo scorso 14 agosto, perché la tradizione della Juta è un abbraccio a tutta l’Irpinia. Ci siamo chiesti, inoltre, come ricordare il ventesimo anno guardando al lato umano che c’è dietro la tradizione liturgica. Lo vogliamo fare attraverso il ricordo di Michelina Percio, che dal 1963, quando ha ricevuto un miracolo dalla Madonna, ha organizzato ogni anno il pellegrinaggio da Volturara al Santuario di Montevergine. Tradizione portata avanti dalle figlie, dopo la sua scomparsa avvenuta 3 anni fa”.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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