IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Vincenzo De Luca vince per adesso il braccio di ferro con Angelo Montemarano. L’Arsan è stata abolita. Ventisei i voti a favore del provvedimento, sedici contrari e un astenuto. Questo il risultato in consiglio sull’Agenzia regionale sanitaria. Il governatore aveva promesso la soppressione dell’ente sin dal suo insediamento. La battaglia a colpi di emendamenti che il centrodestra stava preparando non ha avuto esiti.

Per esempio Stefano Caldoro ha chiesto che fosse messa ai voti una pregiudiziale. Qui ha sostenuto che l’abolizione non fosse possibile perché non inserita nel piano di rientro (come nel Lazio). Pregiudiziale respinta. Adesso è probabile il ricorso per vie amministrative da parte del direttore generale, Montemarano appunto.

“Carrozzone clientelare”. Così aveva definito l’Arsan il governatore. “Risparmieremo otto milioni di euro con la sua soppressione”, aggiunse in più di un’occasione. “Amministrare bene vuol dire anzitutto avere presenti le reali priorità da affrontare. Ritengo lo scioglimento dell’Arsan non sia fra queste”, aveva invece detto per il centrodestra Michele Schiano di Visconti. Vedremo gli sviluppi.

Puntuale arriva in nottata il commento di De Luca: “Approvata la legge per lo scioglimento dell’‪Arsan‬. Questa decisione conferma più di ogni atto politico che nella Sanità campana si volta pagina. Il tempo dei gruppi di potere, delle clientele e dei padrini è finito“.

Intanto c’è anche da registrare la delega alla Giunta per trasformare la Soresa, la società regionale per la razionalizzazione della spesa sanitaria. E l’approvazione delle norme sulla semplificazione delle nomine dei dg delle Asl.