Categories: Arti e mestieri

Le ceramiche del Goleto: un’arte da scoprire e tutelare

Mario Del Goleto è il Presidente dell’Associazione “Lucignolo-Ceramiche artistiche Goleto” (Sant’Angelo dei Lombardi) che vanta al suo interno l’esperta ceramista Marta Buonamico e Alessandro Marchetiello, diplomato all’Istituto Caselli, operatore tecnico della produzione di ceramica. La Regione Campania, su proposta dell’assessore all’Istruzione Lucia Fortini, ha recentemente riconosciuto il titolo di “indirizzo raro” all’istituto ubicato a Capodimonte. Dagli anni ’60 rappresenta un’eccellenza per la sperimentazione tecnologica e di design, è un centro di propulsione di cultura ceramica e promozione della porcellana. È proprio lì che Mario ha studiato, apprendendo conoscenze tecniche e pratiche, in seguito ha insegnato.

La sua cooperativa nasce nel 1981, dopo un anno esatto dal tragico terremoto. Prende vita dalla richiesta di un paio di ragazze di Torella e Sant’Angelo dei Lombardi che avevano una speranza nel cuore: ricominciare da zero investendo in un settore poco conosciuto e apprezzato come quello delle ceramiche. Hanno chiesto aiuto al professor Del Goleto per la realizzazione della loro idea, così, anche grazie all’appoggio della politica di allora l’associazione ha preso forma. Le difficoltà da affrontare all’inizio sono state tante, soprattutto perché era formata da studenti appena diplomati che avevano un grande bagaglio di teoria, ma poca pratica. Coadiuvati da Mario che aveva invece grande manualità e conoscenza tecnica sono andati avanti, senza scoraggiarsi. La solidarietà di tutti ha fatto sì che il progetto potesse continuare. Poi il percorso è stato in salita, tra alti e bassi, la cooperativa ha arrancato. Oggi, anche grazie ad Alessandro, ha ripreso la sua attività con lo spirito migliore.

Bisogna stimolare la sensibilità delle persone, della comunità, di chi ha più voce e può promuovere al meglio l’arte, affinché filtri un messaggio chiaro: il recupero dell’artigianalità è fondamentale in paesi come i nostri, bisognosi di aggrapparsi a qualcosa di solido per vivere. Bisogna investire di più nelle ceramiche, scegliere questa splendida risorsa per abbellire le proprie abitazioni, l’arredo urbano. C’è bisogno di un rilancio tradizionale e innovativo. “La bellezza, il gusto del bello può creare occupazione, basta crederci e volerlo fortemente” afferma Mario. Per fare questo, però, qualcosa deve cambiare. Qualcosa nella mente delle persone che devono sentirsi motivate a preferire le ceramiche, a sceglierle, a comprarle. Ecco perché Mario ha pensato di allestire mostre e laboratori itineranti che possano avvicinare i bambini prima e gli adulti poi ad un’arte che si sta perdendo. I piccoli si imbrattano di argilla e sorridono scoprendo ogni giorno proprietà sorridente della materia prima.

Gli adulti osservano, apprendono e forse decidono di abbellire la propria casa con oggetti pregiati e rigorosamente fatti a mano.Mario ha organizzato, poi, un “Corso di formazione professionale” gratuito destinato a 15 disoccupati, inoccupati, studenti di età non inferiore a 18 anni che vogliano imparare qualcosa. Inizia il 29 maggio e finisce il 24 luglio, 240 ore di lezione dense e ricche di arte. Il suo laboratorio si trova in uno scenario magico: il Goleto. Mentre il sole rischiara l’Abbazia, a pochi metri di distanza Alessandro è al lavoro. Ci si incanta ad osservarlo. Con cura e dedizione plasma l’argilla, la bagna, la assembla. Sta creando un cestino fiorito. Lo guarda, lo gira, pensa. Il progetto è nella sua mente, le mani lo riproducono e lo realizzano.

Ci vogliono ore prima che sia finito. Il processo di lavorazione della ceramica comprende varie fasi: prima di tutto c’è la preparazione dell’impasto argilloso, poi si modella a mano, in seguito si passa all’essiccazione (all’aria o in ambienti adeguati). Bisogna aspettare i tempi tecnici altrimenti l’acqua impregnata potrebbe provocare rottura o deformazioni, segue la decorazione e infine la cottura. Quest’ultima avviene in forni che sfiorano i mille gradi, in uno o più tempi e a diverse temperature: questo fa la differenza tra i diversi tipi di ceramica.
Mario porta avanti una passione di una vita e lo fa trasmettendo il suo amore ai suoi allievi, ai membri dell’associazione, ai curiosi, alla gente. Spera che qualcosa possa cambiare presto affinché tutti si rendano conto che bisogna investire nelle ceramiche perché la bellezza acquista maggiore valore se viene apprezzata e pubblicamente riconosciuta.
Giusi Rosamilia

Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Ama la scrittura, la moda e gli animali. Solare, determinata, sognatrice.

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Giusi Rosamilia

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