Politica

Lenzi all’Alto Calore, il Pd: ‘Scelta di alto profilo, vince la coesione’

“L’elezione dell’avvocato Antonello Lenzi ad Amministratore Unico dell’Alto Calore Servizi va annoverata tra le buone notizie. Per almeno tre motivi. Il primo è legato alla qualità del professionista e all’alto profilo scelto, un profilo che rappresenterà senza dubbio alcuno una guida salda in un momento cruciale per il futuro di un’azienda pubblica che vive una fase di oggettiva complessità dalla quale se ne potrà uscire solo mettendo in campo lucidità e competenza, doti che unanimemente vengono riconosciute all’avvocato Lenzi”. E’ quanto si legge in una nota a firma della segreteria provinciale del Partito Democratico di Avellino.

“Non si può tacere – si legge ancora – il dato politico. Che rappresenta il secondo aspetto positivo che ci piace sottolineare rispetto all’elezione di Lenzi. In questa vicenda il Partito Democratico conferma il suo ruolo di guida politico sul territorio provinciale, avendo individuato una soluzione intorno alla quale si è coagulato un consenso espresso in maniera convinta in primis dal Pd stesso e poi dalle altre forze politiche di centrosinistra presenti in assemblea. La soluzione prospettata, infatti, è quella di un tecnico che ha da sempre mostrato importanti e significative capacità professionali che si riveleranno molto utili nel tentativo di portare l’Alto Calore in acque finalmente tranquille”.

“In ultimo ma non per ultimo – così si conclude il documento del Partito Democratico – va rimarcato il grado di coesione che i sindaci hanno saputo esprimere attraverso un voto convinto, trasparente, leale. E’ indubbio, perciò, che chiunque, nominalmente nell’alveo del Pd e del centrosinistra, si sia discostato da questa linea, per ragioni politicamente incomprensibili, mosso probabilmente da logiche di convenienza e di ambizione personale, si è messo da solo fuori dal partito, non avendo evidentemente voluto incarnare la linea che il partito stesso ha dettato, una linea che non è certo il frutto di una scelta verticistica, ma il risultato di un confronto franco, come è giusto che in un partito accada. Proprio come è accaduto in questo caso. Con questo voto, perciò, finalmente ci si libera di ambiguità non più tollerabili, ma soprattutto incomprensibili agli occhi della pubblica opinione”. 

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