Ventotto luoghi da bonificare e mettere in sicurezza, ma ben 57 nuovi siti su cui fare indagini perché potenzialmente pericolosi. Piano regionale bonifiche aggiornato proprio in questi giorni. Si tratta di intervenire su posti messi a rischio dalla mano dell’uomo, per attività produttive o discariche. Grandi criticità ad Avellino e nella sua area industriale. Da bonificare l’Isochimica ovviamente, anche se almeno qui i lavori sono già partiti. Metalli, amianto, idrocarburi e altri materiali cancerogeni da rimuovere. Così come secondo il piano va fatto qualcosa sull’area dello Stir di Pianodardine e nella centralissima piazza Castello.
Ventotto i siti sicuramente da ripulire in provincia. Da Andretta a Casalbore, da Frigento a Monteforte. Poi Nusco, Villamaina, Luogosano e altri. Per lo più parliamo di invasi utilizzati per i rifiuti. Ma la preoccupazione è sui terreni potenzialmente inquinati, e le falde, o non ancora censiti del tutto dagli enti competenti come l’Arpac. Soprattutto per la Valle del Sabato si teme siano tanti.
Potenzialmente inquinate sei vecchie discariche comunali a Montella, Bisaccia, Montecalvo, Mugnano del Cardinale, Senerchia e Villanova del Battista. E, come detto, lente di ingrandimento su circa sessanta altre zone.
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