Museo diffuso ad Avellino, intesa Comune-Diocesi

Valorizzare il Centro storico attraverso un itinerario di arte, cultura e religione che possa far conoscere il patrimonio artistico-culturale della città di Avellino. È questa l’idea alla base del “Museo diffuso” a cui Comune e Diocesi di Avellino daranno vita dopo la firma del protocollo di intesa avvenuta questa mattina (mercoledì 2 dicembre) a margine della quale si è tenuta una conferenza stampa presso la sala conferenza del Palazzo Vescovile. Presenti oltre al Sindaco Paolo Foti e al Vescovo di Avellino Mons. Francesco Marino, gli assessori Ugo Tomasone (urbanistica), Arturo Iannaccone (fondi europei), l’arch. Modestino Picariello (direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Avellino) e l’arch. Marino Nardiello (consulente della Diocesi di Avellino).

“Sono felicissimo di questo avvenimento – ha esordito il Vescovo Marino – questo accordo di intesa con il Comune costituisce un passo nuovo per giungere a una vera riqualificazione di quella parte religiosa, storica e culturale cittadina che appartiene al popolo avellinese”.

Il Sindaco Paolo Foti da parte sua ha ringraziato la Diocesi di Avellino e il Vescovo Marino per il contributo fattivo al progetto di recupero del centro storico cittadino: “con questo protocollo apriamo con i fatti la sfida sulla progettazione e sui nuovi fondi europei 2014-2020. Puntiamo alla riqualificazione della parte storica e del centro storico cittadino, ad intercettare un turismo culturale e religioso, per far crescere ed apprezzare il nostro patrimonio anche all’esterno. È una sfida importante nella quale crediamo e sulla quale continueremo ad investire”.

Il “Museo diffuso” si pone come obiettivo certamente quello di custodire, recuperare e valorizzare la memoria storica della comunità della Diocesi di Avellino, ma soprattutto quello di divulgare una maggiore conoscenza del centro storico cittadino. Esso, infatti, dovrà rappresentare l’entità storicamente più importante sotto tutti i punti di vista: della storia della Chiesa locale, dei suoi riti e tradizioni religiose, liturgiche e cultuali, degli sviluppi della cultura del territorio diocesano e cittadino nei secoli, con particolare riferimento alle forme artistiche assunte nel tempo. Il museo costituirà, quindi, un prezioso strumento per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale diocesano e, al contempo, per valorizzare e divulgare la storia del città di Avellino.

Il museo diffuso si propone, però, anche come il centro-motore di un ampio settore della vita culturale della città. Mediante mostre, dibattiti, convegni, visite guidate e altre iniziative. Le attività che si svolgeranno e le questioni che in esso verranno trattate, saranno intese come un’entità viva, che coinvolge l’intero territorio cittadino. Il museo diffuso vuole essere itinerante, nel vero senso della parola, quale strumento contemporaneo, attuale ed efficace tanto da suscitare curiosità ed interesse, focalizzando la comunicazione in modo straordinariamente vivace e accattivante sia per la cultura che per la fede. Dal punto di vista didattico e pedagogico questo museo potrà essere un abituale luogo di lezione, un laboratorio vivo di cultura (artistica, storica, liturgica, iconografica) e valido organo di sensibilizzazione e consulenza per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio d’arte custodito nel territorio cittadino e diocesano. Dal punto di vista di arte, cultura e religione il percorso museale all’interno del costruito cittadino, potrà essere il punto di partenza di altri itinerari che si svilupperanno lungo altri luoghi attrattivi della città, sia di proprietà diocesana che comunale.

La sede centrale sarà ubicata presso i locali della parrocchia della Cattedrale, ubicata nel cuore del centro storico di Avellino, in adiacenza alla cripta, edificio di notevole pregio artistico di epoca normanna, che grazie alla sua distribuzione e vicinanza al museo stesso, diviene una vera e propria opera espositiva e parte integrante del tutto.

I percorsi museali saranno tematici e si snoderanno attraverso varie sezioni, collegate fra loro. Si prevede una sezione periferica del Museo diocesano presso i seguenti edifici:

  1. Cripta Santa Maria dei sette dolori – Cattedrale di Avellino
  2. Chiesa di San Giovanni Battista – Monserrato
  3. Palazzo Vescovile
  4. Chiesa della Santissima Trinità – deposito opere

 

 

L’itinerario si completa attraverso i successivi edifici:

 

  1. Chiesa Santa Maria Assunta – Cattedrale di Avellino
  2. Chiesa Immacolata Concezione
  3. Chiesa San Francesco Saverio
  4. Chiesa del Santissimo Sacramento – detta Oblate
  5. Chiesa di Santa Maria del Rifugio – detta Sant’Anna
  6. Chiesa di Sant’Antonio Abate
  7. Chiesa Chiesa di San Lorenzo
  8. Chiesa di Costantinopoli

 

L’intero percorso, avente come centro la sede principale (cripta) è compreso in un teorico cerchio il cui raggio è di 350 metri. Il percorso sarà dotato del supporto tecnologico per facilitare il suo godimento al visitatore.

 

“È intenzione comune della Diocesi e dell’Amministrazione comunale di Avellino – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Ugo Tomasone – procedere alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio comunale, finalizzato alla pianificazione e programmazione di interventi materiali ed immateriali volti al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio storico artistico. Questo significherà sviluppare la progettazione e realizzazione concertata di sistemi di servizi culturali, territoriali o tematici, ai fini di promuovere la loro più razionale organizzazione sul territorio, indipendentemente dalla relativa titolarità, e di favorirne una gestione coordinata che consenta di svilupparne le potenzialità in un contesto di efficace utilizzazione delle risorse umane, finanziarie e materiali disponibili. Il primo intervento che si andrà a realizzare – prosegue l’assessore Tomasone – sarà quello del Museo diffuso, che rappresenta uno dei tasselli che compone il grande disegno strategico dell’Amministrazione denominato Progetto Integrato Centro Storico. Le altre opere di questo grande intervento per la riqualificazione ed il rilancio del centro storico saranno: il Restauro della Dogana, la Ristrutturazione del Victor Hugo, il Recupero dei Cunicoli Longobardi, il Completamento dei lavori del Castello”.

 

Infine anche l’assessore ai fondi europei Arturo Iannaccone esprime piena soddisfazione per l’intesa raggiunta con la Diocesi di Avellino: “penso che questo protocollo è di buon auspicio per quella che sarà la prossima programmazione europea. Una programmazione che dovrà consentirci di avere un respiro strategico più ampio, non solo regionale e nazionale ma anche e soprattutto europeo”.

 

IrpiniaPost

Recent Posts

Concorso Bacco e Minerva 2024, cinque podi per la Scuola enologica di Avellino

L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…

5 giorni ago

Villanova del Battista, pestano automobilista: in tre nei guai

Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…

5 giorni ago

Cassano Irpino: due liste, Vecchia per il quarto mandato

Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…

1 settimana ago

Morra De Sanctis: Fiorella Caputo sfida Di Sabato

Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…

1 settimana ago

Montella, la partita Buonopane-Cianciulli

Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…

1 settimana ago

Sant’Andrea di Conza, sfida a due D’Angola-Vigorito

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…

1 settimana ago