Nuova vita per Quaglietta, De Luca-De Mita show

Gli occhi della Regione Campania puntati su Quaglietta. Il piccolo centro, originariamente comune autonomo ma ora sotto l’amministrazione di Calabritto, ha finalmente inaugurato il Borgo Medievale, duramente colpito del terremoto dell’80, dopo i faticosi lavori di ristrutturazione. Un simbolo storico per il paese e per l’Irpinia viene dunque restituito ai suoi cittadini grazie non solo al finanziamento europeo ottenuto nel 2010 con cui si è dato il via alla recupero e alla messa in sicurezza dei borghi, ma anche al lavoro sinergico avviato nel tempo dalle istituzioni. Il tutto ha richiesto, con l’ausilio della Regione, una spesa complessiva di circa 3 milioni di euro grazie ai quali oggi Quaglietta può vantare di possedere il più grande albergo diffuso in Campania. Così ha spiegato il sindaco Gelsomino Centanni.

Ben 80 gli appartamenti ricavati nel borgo, arredati e pronti per essere affittati dai futuri visitatori; è stato creato, inoltre, un ristorante che si affaccia sul belvedere. Lì, oltre alla suggestività del Bastione longobardo, si trova la chiesa di San Rocco, di origine settecentesca. Quaglietta ritrova la sua identità e si riappropria del ruolo di crocevia fra le due province, Avellino e Salerno. Il borgo, da anni quasi del tutto disabitato, potrà rappresentare un punto cardine per lo sviluppo economico dell’Irpinia, attirando un maggiore afflusso di turisti e visitatori che avranno modo di scoprire quanto di bello ha il territorio da proporre tra bellezze paesaggistiche, turismo termale e religioso.

 

Il taglio del nastro è di certo un importante passo in avanti per la valle del Sele ma il dopo non è certo in discesa. La struttura è tanto meravigliosa quanto impegnativa, sarà compito di chi la gestirà farla emergere per quella che è. Il decollo del Borgo di Quaglietta avrà bisogno dell’energia e della collaborazione di cittadini, istituzioni e associazioni capaci di inserirlo in un circuito turistico nazionale e attrarre, dunque, l’attenzione dei visitatori. Non mancano certo le qualità da cui partire: il Borgo è un connubio di storia, bellezza e tradizione, e possiede una posizionato strategica tra le terme di Contursi e il Santuario di S. Gerardo a Materdomini.

La Regione ha dato respiro ad una terra fino a poco fa dimenticata, in cui hanno riposato silenti veri tesori storici, perennemente sotto il naso dei passanti indifferenti. Oggi il Borgo di Quaglietta si riappropria del suo lustro grazie alla presenza Governatore della Campania Vincenzo De Luca, con lui il Presidente dell’Area Pilota, Ciriaco De Mita e la Presidente della Regione Campania Rosetta D’Amelio. A fare onore all’evento, numerosi sindaci dell’Alta Irpinia e del salernitano.

Il primo a prendere la parola davanti ai presenti il Presidente De Mita che, dopo un siparietto con De Luca su chi dovesse intervenire per primo, si è appropriato del microfono accolto dagli applausi dei presenti. “L’attenzione a queste aree non mi pare rientri nei grandi disegni generali. La gente deve, se vuole, poter rimanere dov’è nata. Per fare questo, è necessaria una riorganizzazione dei servizi e, per renderli efficienti, ci vogliono risorse a loro dedicate. Tante sono state le iniziative elaborate dalle nostre amministrazioni per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio che, se avesse proseguito con il vecchio passo, si sarebbe definitivamente condannata all’estinzione. Ma non è ancora abbastanza: diciamo sempre che non vogliamo i cittadini vadano via ma continuando così davvero si corre il rischio non rimanga nessuno. Tutti noi abbiamo il dovere di conservare la presenza delle persone sul territorio perché il futuro sta sulla crescita delle comunità. Una comunità si sviluppa non sull’odio e sui contrasti ma aiutando le persone ad aiutarsi. La politica è come il medico, aiuta il paziente a guarire e non lo terrorizza con diagnosi che presagiscono morte.  

Le conclusioni affidate al Presidente De Luca che ha esordito rispondendo alle riflessioni proposte da De Mita: “Gran parte del destino della Campania si gioca nelle aree interne e, in questo, il vostro sostegno è stato fondamentale. Se le cose fossero andate diversamente, l’alternativa più probabile per questi territori sarebbe stato il bus in direzione Germania! Il nostro Governo è assolutamente convinto che la risalita parte dal riequilibro fra le aree attraverso la loro valorizzazione, non certo con la guerra. Il tutto è realizzabile innanzitutto con nuove occasioni di lavoro in zone come questa a rischio desertificazione. Chi entra in Alta Irpinia ha immediatamente un impatto di civiltà grazie allo stile di vita improntato sui valori e sulla semplicità. Non possiamo perdere tutto questo, le opportunità di occupazione sono la prima grande soluzione all’emorragia di giovani di cui queste aree sono vittime.

“I comuni – ha aggiunto il Presidente – sono gli unici in grado di gestire le reali esigenze delle loro comunità; le due leggi approvate in Regione, relative alla gestione di acqua e rifiuti, restituiscono la responsabilità alle amministrazioni comunali come è giusto che sia. Ora è tutto nelle loro mani, è loro compito dimostrarsi capaci di gestirle al meglio, la Regione se ne chiama fuori.

Tra gli impegni che, invece, la Campania ha il dovere di portare a termine c’è la Banda Larga, essenziale per la creazione di posti di lavoro. Solo così gli imprenditori avranno modo di investire nelle aree interne. Gli altri due grandi servizi di civiltà che abbiamo il dovere di fornire in queste zone sono la mobilità e la sanità, rendendoli alla portata di tutti e non una esclusiva dei grandi centri”.

 

Rita Mola

Mi laureo in Lettere Moderne e mi specializzo in Filologia Moderna con il massimo dei voti nel 2013. Dopo quattro anni di esperienza in diverse testate online ottengo finalmente l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti...

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