IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Non manca certo di originalità la campagna elettorale di Franco Arminio a Bisaccia. Scrittori, musicisti e attori si sono alternati accanto al paesologo nelle prime due settimane di battaglia della lista “Noi per Bisaccia”, dando vita a una sorta di festival alternativo. Sabato sera, nel centro polifunzionale, curiosità e attesa erano tutte per Rocco Papaleo. “Tutta questa gente, sono tuoi elettori o li stai convincendo? Noto che parli loro come se dovessi trasmettergli un sogno. Ma amministrare un paese non è come organizzare La luna e i calanchi”, ha esordito l’attore lucano, grande amico dello scrittore irpino e suo compagno di avventura in quel di Aliano.

Papaleo ha parlato alla platea, numerosa e arrivata da vari punti della provincia, senza seguire canovacci. Una conversazione improvvisata, intervallata da letture e musica, nella quale il protagonista di “Basilicata coast to coast” ha confessato: “Se io fossi lui, andrei a scialarmi da qualche parte, anziché candidarmi a sindaco in un paese del Sud“. Ma alla fine ha arringato la folla al grido: “Votate Arminio, è meglio di Salvini“.

Il Mezzogiorno, la poesia, il potere salvifico della cultura per le anime e i luoghi sono stati al centro delle riflessioni di entrambi. A fare da tappeto alla discussione le polemiche elettorali, cui l’aspirante sindaco non si è sottratto. A partire proprio dall’accusa di aver organizzato ospitate. “Probabilmente verrà anche il sindaco di Napoli – ha annunciato Arminio -. Ma queste non sono ospitate. Se a Bisaccia arrivassero due dei cento turisti che ogni giorno vanno lì, cambierebbe il nostro paese. Non siamo sognatori, vogliamo cose concrete. L’estate bisaccese, fatta con i soldi dei bisaccesi, non porta da anni turisti a Bisaccia”.

Vari i riferimenti del paesologo alle dichiarazioni del sindaco uscente nei giorni scorsi. “Del Progetto Pilota Marcello (Arminio, ndr) ha capito solo l’aspetto economico. Ma l’area pilota è un’altra cosa”. E ancora: “Abbiamo 215 anziani ogni 100 giovani: un indice di invecchiamento tra i più allarmanti d’Italia. Altro che spopolamento meno grave che altrove”. Al vice Franchino Tartaglia ha invece ricordato: “Mi ha detto che mi sono messo in una cosa che non mi compete. Come se la politica potessero farla solo alcuni. Se uno pensa che competa soltanto ad alcuni, non ha capito un cazzo“.

Pugno duro per ottenere ristori dalle imprese del vento, interventi sulle scuole, valorizzazione delle produzioni esistenti, infermieri di comunità e banca del tempo: questi alcuni dei temi toccati, prima di chiudere con un appello: “Marcello è sul Comune di Bisaccia dal 1984. Scegliete tra il bene comune e il probabile bene individuale di chi ha avuto la promessa di un posto di lavoro”. Per la lista è intervenuta Lucia Arminio. “Un poeta può mai governare? Sì, perché dove c’è l’idea, cambiano menti e gente. E più è bislacca, più ha validità“, ha puntualizzato. “In questo paese giovani e donne hanno poca voce in capitolo, e grazie al Pd che in questi anni ci ha sempre dato spazio”.