Si chiude, per il momento, con la revoca dell’incarico di vicesindaco e assessore a Pasquale De Vito il caso dei post fascisti pubblicati su Facebook dall’amministratore di Cesinali. “Ha assunto posizioni tali da non potersi configurare in sintonia con le scelte dell’intero Consiglio Comunale, incrinando il rapporto con la maggioranza nonché il fiduciario rapporto con il sottoscritto”, si legge nel decreto del sindaco Dario Fiore.
Il suo numero due era finito nelle cronache locali dopo la denuncia del gruppo di opposizione “Giovani per la Valle del Sabato” e la minaccia di mozione di sfiducia del primo cittadino. Ne avevano poi chiesto le dimissioni partiti ed esponenti delle istituzioni provinciali e regionali. De Vito aveva inneggiato al Duce Benito Mussolini e al Ventennio. Un comportamento sul quale anche la Procura di Avellino ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di apologia del fascismo. Del vicesindaco avevano chiesto le dimissioni, non ancora arrivate, quattro consiglieri comunali. Da parte sua De Vito si è scusato parlando di “atto goliardico”.
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