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Progetto Pilota, gli scavi archeologici nell’Abbazia del Goleto

La perla dell’Alta Irpinia e forse dell’intera provincia non poteva restare fuori dalla Strategia nazionale per le Aree interne. Così l’Abbazia del Goleto ottiene tre milioni di euro, stanziati dalla Giunta regionale. Nel complesso di Sant’Angelo dei Lombardi, già oggetto di un massiccio intervento negli anni scorsi, sono previste diverse azioni. Diventerà un museo permanente a tutti gli effetti. La progettazione è stata firmata dall’architetto Angelo Verderosa, che aveva già curato i precedenti lavori di ristrutturazione. E una parte delle spese per la progettazione è stata donata direttamente dalla Curia.

E’ frutto di un lavoro di anni che oggi trova concretezza – spiega Rosanna Repole –. Ci tengo a dire che non si tratta solo di un grande risultato per Sant’Angelo. Possiamo parlare di un grande risultato per tutta l’area, perché il Goleto è patrimonio dell’intera provincia per storia, religione, architettura“. La consigliera provinciale, delegata al progetto pilota per il Comune di Sant’Angelo, aggiunge: “Verranno effettuati diversi interventi. Innanzitutto nella parte a Nord-Est ci saranno degli scavi archeologici. Questa azione viene portata avanti insieme all’Università degli Studi di Salerno“. Poi ancora: “Manufatti recuperati e altri cimeli entreranno in un un museo che verrà installato nella stessa Abbazia. Sarà un museo multimediale negli spazi perimetrali interni al Goleto che già hanno ospitato varie mostre“.

E chiude: “Naturalmente verranno completati i lavori di restauro all’esterno della struttura che si attendevano da tempo“. Sulla strategia aree interne e sul percorso per l’Alta Irpinia: “Sono una di quelle che non ha nascosto le difficoltà. Ma ho anche detto che una volta firmato l’accordo di programma dovevamo andare avanti. Possiamo dire con soddisfazione che i primi risultati sono arrivati e sono concreti.  E avremo attenzione particolare, in accordo con la Curia arcivescovile e con i frati, per una fruizione in chiave turistica di questo gioiello“.

 

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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