IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Con un post su Facebook il sindaco di Cassano Irpino ha aperto ufficialmente la nuova frattura all’interno della comunità dell’Alta Irpinia. “Da tempo, troppo tempo, all’interno dell’assemblea dei sindaci della città dell’Alta Irpinia denuncio l’assenza di partecipazione e trasparenza nei processi decisionali“. Questo l’incipit. Arriva dopo un anno circa di contrapposizione con il presidente Ciriaco De Mita e dopo le vicende politiche degli ultimi giorni in zona: Salvatore Vecchia ha infatti dichiarato, col voto alla comunità montana Terminio-Cervialto e con le parole, di essere rimasto l’unica voce contraria. Alla comunità montana si è registrata una condivisione quasi totale sul nome di Gelsomino Centanni, frutto di un accordo D’Amelio-Petracca che però non ha trovato la contrarietà dello stesso De Mita.

Il risiko all’interno del progetto pilota resta sempre interessante, ma in questa vicenda persistono altri aspetti politici da non sottovalutare soprattutto in vista delle regionali 2020. Vecchia è solo apparentemente isolato. Da un lato amministratori che alle riunioni del progetto pilota partecipano di rado, altri che esprimono dissenso a scaglioni, diversi restano alla finestra. Ma la realtà è che il sindaco di Cassano Irpino ha una forza politica dietro ed è a pieno regime in un partito, la Lega, che si sta inserendo sempre più nelle discussioni e nelle vertenze dell’area.

Il caso Iavarone, l’azienda del legno che potrebbe lasciare l’area industriale di Calitri, resta emblematico. La Lega porta anche un’interrogazione parlamentare a Roma, convoca una conferenza stampa. Gli altri partiti in Alta Irpinia dormono su molte criticità. Pensano alle elezioni di Avellino e di Ariano Irpino. Lasciano il campo. E’ il caso del Pd, che aveva pure il segretario provinciale di Calitri. Ed è pure il caso del Movimento 5 Stelle, impegnato a cercare di ricucire i malumori tra la base dei meetup e la rappresentanza parlamentare (a proposito, sabato a Torella ci sarà un summit tra i cinque onorevoli e i grillini storici dell’Alta Irpinia). Dalla Iavarone al Progetto Pilota il passo è breve. Vecchia e la Lega fanno il loro lavoro, che poi sarebbe ordinaria amministrazione politica a dirla tutta. E soprattutto ciò che altri non fanno per scelta, convenienza, timore, opportunità, disorganizzazione. Contestualmente la Lega cresce a dismisura, guarda caso, proprio nelle realtà come Calitri.

Ora il sindaco di Cassano lancia l’appello: “Intendo promuovere un vero e proprio osservatorio, col compito di seguire i lavori e stimolare la partecipazione dal basso“, scrive sempre a proposito del progetto pilota. Non legato alla Lega, e il gioco di parole è voluto, ma naturalmente aperto. Bene? Male? In realtà una partecipazione più ampia sarebbe importantissima, che non rallenti i lavori ma che faccia conoscere meglio il soggetto “Pilota”. Vedremo. Vedremo perché anche altri appelli alla partecipazione sono caduti miseramente negli anni. Dai primi dissidenti agli stessi popolari-demitiani (ricordate l’assemblea di Teora?), nessuno è riuscito a mostrare la strategia aree interne alle singole comunità o a quella allargata. Ora ci prova Vecchia. Ed è un’operazione che si preannuncia lunga e faticosa, almeno fino al 2020…