Si sono definiti “autoconvocati” e giovedì pomeriggio si sono dati appuntamento a Morra De Sanctis. Un gruppo di amministratori, dirigenti o ex dirigenti del Partito democratico “capitanati” da Gerardo Capozza. Non è stata una riproposizione dell’assemblea pre-elezioni in cui si protestò contro i nomi De Mita-D’Amelio venuti fuori per le politiche. Ma le cose in comune c’erano. Gli autoconvocati sono partiti dall’analisi della disfatta elettorale e hanno detto un secco “no” al congresso fissato dal commissario provinciale David Ermini. Hanno criticato la fase post-voto per come è stata affrontata da Rosetta d’Amelio, Luigi Famiglietti e altri. Ed è stata indicata l’esigenza: “Ora siamo tutti uguali. Rinnoviamo il partito con energie nuove”. In sala, ristorante Cigno Blu, c’erano Rodolfo Salzarulo, Giuseppe Pagnotta, Vanni Chieffo, Carmine De Blasio, Giandonato Giordano, Giulio Belmonte e altri.
“In questi anni abbiamo assistito a un subappalto travolgente della politica regionale sul territorio a Ciriaco De Mita e a Rosetta D’Amelio. Quel subappalto è servito soltanto a cancellare gli avversari politici. E cosa ben più grave, senza alcun sostegno al territorio“, il passaggio di Salzarulo. E Capozza: “Gli attori che fino ad ora hanno operato devono avere senso di responsabilità, perché a torto o a ragione l’elettorato ci ha bocciato“.
La politica, le elezioni amministrative alle porte e stamattina è arrivata la data ufficiale: 10 giugno. Si guarda ad Avellino e a comuni come Sant’Angelo dei Lombardi, Caposele, Conza. Cambiare tutto, ma il congresso adesso servirebbe solo a lasciare altri feriti sul campo: questa la linea. Cambiare tutto, solo nel Pd? In realtà Capozza e Salzarulo affrontano a margine anche le vicende altirpine. Che sono sempre legate ai sindaci, vedi Progetto Pilota, ma che magari incidono o non incidono direttamente sulle persone. “In Alta Irpinia si discute da tre anni e mezzo e non abbiamo ancora visto azioni concrete sul Progetto Pilota. I risultati non li hanno visti i cittadini che dovrebbero beneficiare di servizi. E non li ha raccolti nemmeno la politica in termini elettorali, visto che i risultati sono stati abbastanza chiari“. Salzarulo aggiunge: “De Mita dice ‘chi c’è c’è e chi non c’è pazienza?’ De Mita deve spiegare perché al di là di proclami il nostro sia l’unico progetto che non ha ancora portato azioni concrete per il territorio”. Azioni che a onor di cronaca sono state messe in campo proprio ultimamente. Lavori sulla rete tecnologica all’ospedale Criscuoli, catasto digitale. Ma in effetti i riflessi diretti sullo sviluppo, e sempre a onor di interpretazione Salzarulo non ha torto, non si sono visti.
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