IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Scorrendo tra le liste dei candidati al nuovo Consiglio Provinciale alcune assenze sono evidenti quanto le presenze. In Alta Irpinia, e parliamo di candidati, fanno la voce grossa tre sindaci: Luigi D’Angelis di Cairano, Salvatore Vecchia di Cassano Irpino (nella foto è in basso a destra) e Franco Ricciardi di Monteverde. La voce grossa è più in termini di rappresentanza che in termini elettorali, visto il complesso meccanismo che assegna ai consiglieri-elettori dei piccoli Comuni un peso minore. Molto dipenderà dagli ordini di scuderia e l’ultima volta lo stesso D’Angelis fu eletto. Ma non si può non evidenziare le presenza di due sindaci di Comuni importantissimi: Costantino Giordano corre nella lista Udc per Monteforte, e Vito Pelosi per Serino. Due rappresentanti di due Municipi conquistati la scorsa primavera e frutto dell’accordo tra Pd e Udc. A proposito, da Lioni nessun candidato. Qualche settimana fa era data per scontata la candidatura di Domenica Gallo, vicesindaco a Lioni con una barca di preferenze, la più votata alle amministrative 2016. Lei aveva smentito e in effetti il suo nome non era spuntato negli ultimi tempi. L’assenza di Lioni potrebbe anche essere letta dai più maliziosi come un lasciare spazio a Vecchia o D’Angelis. Già perché l’unico candidato Pd della zona, Vito Farese (foto in alto a sinistra), dovrà contare sull’appoggio dell’intera comunità degli amministratori dem dell’area. E oltre. O questa strada o niente seggio a Palazzo Caracciolo. Ma potrebbe non essere esattamente così considerato che, soprattutto nel Pd, si vota per area geografica e area politica. In questa ottica il candidato dei dameliani è l’atripaldese Luigi Tuccia, mentre Farese è appoggiato dall’ex senatore Enzo De Luca. “Nel nostro partito si discute molto e la lista Pd è espressione di tutta la Provincia“,  taglia corto Ida Grella dopo la presentazione delle liste.

Tuttavia a complicare il quadro del Pd altirpino, e soprattutto di Farese, c’è la candidatura del sindaco di Calitri Michele Di Maio. Di Maio corre con “Irpinia Bene Comune”, formazione di Sinistra.

Altro dato da evidenziare, sempre in Alta Irpinia, riguarda l’assenza di rappresentanti riconducibili direttamente al deputato Luigi Famiglietti. Beniamino Palmieri “aveva già dato” con le elezioni regionali e con il suo bel risultato. Ma quel risultato era dovuto anche al radicamento in tutti i Comuni. E allora non leggere tra la lista del Pd nomi dell’associazione Big Bang è un elemento da sottolineare.

Interessante la corsa della lista Proposta Civica per l’Irpinia. Dirà infatti qualcosa in più sul peso tra gli amministratori del gruppo di Scelta Civica, del consigliere regionale Enzo Alaia e del parlamentare Angelo D’Agostino. Si punta a eleggere due consiglieri. Qui corre per esempio il sindaco di Volturara Irpina, Marino Sarno. Ma Volturara è un caso particolare: il primo cittadino con questa scelta sembra rompere definitivamente con Ncd e con Pietro Foglia. Intanto il suo vicesindaco è schierato e candidato con l’Udc, si tratta di Genuino Di Meo. E addirittura Giuseppe Di Meo, altro consigliere di Volturara, è nella partita con il Nuovo Centrodestra. In queste strane elezioni che non riguardano i cittadini le dinamiche sono abbastanza particolari. Magari un nome viene piazzato anche per arginare un altro nome. O non c’è, magari per favorire un terzo. Di unità nel centrodestra parla Sabino Morano, del movimento Primavera Irpinia. La lista “Moderati per l’Irpinia” segna un riavvicinamento politico di Mimmo Gambacorta e Cosimo Sibilia. E ai microfoni delle emittenti tv lo stesso Morano dice: “Questa è la cosa che ci interessa, molto più della loro situazione personale“.