Racket eolico, Cantelmo: ‘Ancora problemi in Alta Irpinia’

L’Alta Irpinia non è solo un paese di innocui vecchietti, perché nonostante lo spopolamento in atto l’importanza di questo territorio resta altissima. Acqua, vento, verde. Ed è sul vento che negli ultimi anni si sono concentrati diversi interessi criminali. Per esempio quelli di chi ha pensato di trarre profitto dalle pale eoliche chiedendo soldi agli imprenditori in cambio di servizi e protezione. Non è certo la prima volta che si parla di criminalità, estorsione, nella parte più ad Est della provincia di Avellino. Due anni fa spuntarono i kalashnikov nei territori di Bisaccia e Lacedonia. Lo ha ricordato il procuratore Rosario Cantelmo presentando la nuova operazione portata a termine insieme ai carabinieri di Sant’Angelo dei Lombardi. Cinque arresti tra Irpinia e Puglia, tutti pregiudicati. Ora si va in giro con copertoni d’auto, si dà fuoco a questi nei pressi degli impianti.

“L’ultima volta ci eravamo visti qui per altri arresti – ricorda il magistrato nella caserma guidata dal capitano Ugo Mancini -. Sparavano col kalashnikov, in pieno giorno. Scendono e sparano e non si preoccupano neanche di guardarsi intorno. Nessuno ci ha dato una mano anni fa“. Poi ricostruisce i nuovi episodi, ai danni dell’azienda EcowindE aggiunge:Ci sono altre situazioni  che stiamo monitorando. Questa volta però c’è stata molta collaborazione dalle parti offese“. Fondamentale la video-sorveglianza, lo ricorda anche il colonnello Massimo Cagnazzo. E Cantelmo cita l’impegno di un Comune per arrivare a identificare gli arrestati. Fenomeno datato, quello della criminalità dal Foggiano. “La capacità delinquenziale di chi ha agito ci lascia stupiti. In pieno giorno, senza alcun tipo di cautela“.

Poi il monito, l’appello, l’avvertimento come al solito incisivo del capo degli inquirenti avellinesi: “C’è un problema da porsi sulla tenuta della società su questi territori“. Ed ancora: “Un territorio seguito da noi al pari di tutti gli altri, ma con una disponibilità di forze numericamente modesta. Io – chiude Cantelmo –  credo che la forza dell’Arma abbia dato un contributo particolare, devo sempre ricordare l’importanza delle stazioni. E un riconoscimento lo voglio dare a quelle associazioni e a quei cittadini che insieme a noi stanno cercando in tutti i modi di mantenere viva l’attenzione su certi fenomeni. Hanno la loro parte di merito“.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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