Sant’Angelo e Solofra, Cgil: ‘Pronti a mobilitazioni’

Nell’Atto Aziendale dell’Asl Avellino restano tutte le carenze che non garantiscono i Livelli Essenziali di Assistenza e che penalizzano ancora una volta il territorio, in questo caso in particolar modo l’area dell’Alta Irpinia con Sant’Angelo dei Lombardi e l’area del della Valle dell’Irno con Solofra“. Lo scrivono i rappresentanti della Cgil irpina, il segretario generale Franco Fiordellisi e il segretario generale della Funzione Pubblica, Marco D’Acunto.

Il documento di programmazione –  si legge nella nota – non supera in alcun modo le carenze di coerenza e congruità per perseguire un modello organizzativo che assicuri i livelli di assistenza a tutti i cittadini in misura eguale della provincia di Avellino. Complessivamente l’atto aziendale non garantisce, come già denunciato, sufficiente attenzione al rapporto con i cittadini, all’emergenza territoriale (vero e più importante vulnus) ed alla salute mentale per restare alle tre macroaree più critiche”.

Su Sant’Angelo dei Lombardi, dopo la visita di De Luca, non si registra in effetti alcuna miglioria. Anzi, la struttura continua a essere sottodimensionata come organico e i medici fanno i salti mortali per garantire un Pronto Soccorso efficiente. C’è poi il discorso delle strutture complesse e intanto la Cgil promette battaglie.

Questa Organizzazione – continuano Fiordellisi e D’Acunto – aveva chiesto ad aprile il giusto rilievo al rapporto con l’utenza per stimolarne e valorizzarne l’attiva partecipazione alla vita dell’Azienda investendo nelle Relazioni con il Pubblico, il rafforzamento organizzativo dei presìdi territoriali Saut-Stie assicurandone le condizioni di organico e di autonomia gestionale che potessero garantire, nel rispetto del diritto del lavoro e dei diritti contrattuali, in tutta la provincia un servizio di emergenza h24, riservando alla Unità Operativa Complessa-Emergenza Territoriale solo compiti di coordinamento, supporto logistico e controllo. E ancora la presenza h24 del servizio psichiatrico, a supporto del 118, per i casi acuti“.

Poi la conclusione, che si va ad aggiungere alle voci critiche dei sindaci: “Nulla di tutto questo è stato tenuto conto nella redazione definitiva dell’atto aziendale che, pertanto, visto il mancato coinvolgimento del sindacato e, per quanto ci consta, del Comitato dei Sindaci, non può che essere giudicato negativamente dalla Funzione Pubblica Cgil di Avellino e dalla Camera del Lavoro di Avellino che esprimono solidarietà ai sindaci delle aree maggiormente penalizzate ed offrono la disponibilità ad attivare tutte le iniziative di informazione alla cittadinanza e di mobilitazione a partire da assemblee sui luoghi di lavoro che prenderanno il via la prossima settimana”.

 

 

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