IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Dal 3 al 31 ottobre va in scena Sipari Aperti-Festival degli altri mondi. E’ la prima edizione dell’iniziativa, presentata nella sala stampa del comune di Avellino. “Esperienze artistiche innovative con artisti nazionali e internazionali”. Così Bruno Gambardella, assessore alle politiche culturali, ha introdotto il festival. “Nuove forme di teatro che incontrano la nostra provincia. A partire da martedì, ci saranno spettacoli anche per strada che si concluderanno poi in teatro. A questo progetto partecipano anche molte compagnie locali. I sipari non si aprono solo per artisti conosciuti a livello internazionale, ma anche per chi ad Avellino fa attività culturale, insegna teatro. Ringrazio particolarmente questi gruppi perché hanno aderito con entusiasmo, nonostante non sia stato facile programmare una rassegna come questa in un periodo, come tutti sappiamo, di grandi difficoltà. Non si è risolta ancora la problematica dei lavoratori del teatro, ma resta priorità dell’amministrazione comunale”.

L’intero programma, con i nomi di tutti gli artisti, è stato presentato dal presidente Fondazione Campania dei festival, Luigi Grispello, che si è detto orgoglioso della partecipazione del cuore culturale della città di Avellino. Alla Fondazione è stata affidata la produzione esecutiva del festival che avrà come leitmotiv l’inclusione sociale, come ha spiegato Gambardella. “Gli spettacoli si basano su temi importanti come quello della fratellanza, dell’integrazione. Sono sicuro che sarà una bella rassegna e spero che venga portata avanti dalle amministrazioni che verranno dopo di noi”.

• IL PROGRAMMA

Stessa speranza parte anche dal vicesindaco di Avellino, Maria Elena Iaverone, che ha portato i saluti del sindaco Foti, assente per altri impegni. Aggiungendo una ulteriore speranza, ha dichiarato: “Spero che questa iniziativa possa essere la prima di una lunga serie e di buon auspicio per le sorti del teatro Gesualdo che tutti abbiamo a cuore. Ci stiamo adoperando per l’inizio di una nuova stagione teatrale e Sipari Aperti è una iniziativa di ampio respiro che può avviare verso la ripresa del nostro teatro”.

Una questione, quella delle difficoltà economiche che hanno interessato il teatro avellinese, della quale ha parlato anche la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio: “Ci tenevo ad essere presente alla questa mattina perché Sipari Aperti è una rassegna interessante che offre spazi culturali di qualità e che va nella nostra stessa direzione, cioè nella valorizzazione non solo dei capoluoghi ma anche dei territori interni. La regione ha dato un contributo consistente all’iniziativa, anche per far si che il Gesualdo aprisse di nuovo le porte al pubblico. Un impegno che noi tutti dobbiamo assumerci per il rilancio del teatro di Avellino. Ringrazio la Fondazione Campania dei festival – ha proseguito la D’Amelio -. Insieme ci mettiamo la faccia in questo programma perché crediamo in un teatro come idea di città aperta all’inclusione delle differenze, delle fragilità presenti nella nostra società. Aprire il teatro gratuitamente per chi non può permettersi il biglietto è una sfida che abbracciamo, perché è così che il teatro si apre davvero. In più c’è la valorizzazione delle competenze locali che fanno diventare la cultura e il teatro un messaggio che arrivi a quante più persone, soprattutto ai giovani. Un impegno che cammina di pari passo con quello della Rocchetta – Avellino. “La sinergia che si è creata tra comune e regione non è solo su questo festival, ma anche per tanti altri obiettivi, perché Avellino è una città capoluogo che deve fare cultura. La Rocchetta – Avellino, ad esempio, è una sfida che va avanti. Arriveremo alle sagre di Montella e Bagnoli e arriveremo anche ad Avellino”. È intervenuto anche il presidente del comitato gestione del Gesualdo, Antonio Caputo. “Siamo già quasi al sold out per molti degli spettacoli del festival che è un primo passo verso la riapertura. La regione si è mostrata attenta alla questione liquidazione del Gesualdo di questo ultimo anno, che è un caso più unico che raro, ma bisogna chiedere un contributo straordinario perché riesca a partire una stagione adeguata. Ho fatto questa richiesta anche al comune, perché senza risorse calerà anche l’offerta artistica. Ringrazio tutti per aver trovato in Sipari aperti un prosieguo dell’attività”.