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Sanzioni ai Comuni, sindaci irpini in rivolta contro Istat

«È assolutamente inaccettabile che l’Istat sanzioni i Comuni quando è l’Istituto stesso a violare la legge non attuando lo scambio dati automatizzato» – è questa la critica di Riccardo Porfido, Sindaco di San Potito Ultra all’Istituto di Statistica. Una critica che accomuna tanti primi cittadini dei 4.401 comuni soci di ASMEL (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali) e che per questo è diventata una Lettera aperta al Presidente ISTAT sottoscritta già da 623 Sindaci in tutta Italia.

“Da tempo ASMEL denuncia l’inerzia degli enti centrali nell’affrontare le iniziative taglia-burocrazia da tanti anni annunciate che metterebbero i Sindaci al riparo da sanzioni ingiuste e ingiustificate. Nella lettera infatti si contesta non solo le sanzioni in sé, ma anche la mancata attuazione dello scambio dati automatizzato tra Comuni e ISTAT, una disposizione prevista dall’articolo 12 del TUEL da oltre vent’anni, ma ancora inattuata. Se l’ISTAT avesse seguito la legge correttamente, non ci sarebbero sanzioni da imporre. Tra i circa 1.200 compiti annuali che ogni Comune deve svolgere, circa 70 sono di natura statistica. L’invio manuale dei dati statistici dai software dei Comuni sarebbe inutile se ci fosse un sistema automatizzato di scambio dati tra gli Enti Pubblici e l’ISTAT. Al contrario, i Comuni sono sempre chiamati ad adempiere, mentre la vera soluzione per semplificare la transizione amministrativa risiede nella riduzione della burocrazia e nella semplificazione legislativa”, si legge nella nota dell’associazione.

Incalza Porfido «Abbiamo diritto a un processi amministrativi meno onerosi e più efficienti in modo da semplificare il nostro lavoro burocratico». Nel frattempo le adesioni all’iniziativa aumentano e i Comuni continuano a presentare le proprie contestazioni, evidenziando le sfide e le difficoltà incontrate nel rispettare le disposizioni statistiche imposte. Inoltre, la campagna per la revoca delle multe si sta ampliando e, oltre alla petizione, numerosi Enti hanno richiesto il supporto di ASMEL per condividere il ricorso amministrativo.

Quasi la metà dei Sindaci avellinesi hanno sottoscritto la lettera, tra questi: San Nicola Baronia, San Potito Ultra, Flumeri, Torella Dei Lombardi, Carife, Solofra, Santo Stefano Del Sole, Parolise, Bisaccia, Cassano Irpino, Monteverde, Torre Le Nocelle, Mercogliano, Grottolella, Vallesaccarda, Zungoli, Aquilonia, Lioni, Salza Irpina, Lapio, Teora, Taurasi, Pratola Serra, Tufo, Taurano, Chianche, Volturara Irpina, Sperone, Montoro, Conza Della Campania, Montaguto, Avella.

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