IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

La strada Lioni-Grottaminarda diventa improvvisamente brutta, sporca e cattiva. Sinonimo di sprechi e deturpazione. Proprio adesso, coi lavori finalmente in corso. Di recente hanno iniziato due deputati della Lega Nord, all’atto del rinnovo del commissario ad acta Filippo D’Ambrosio. “Sprechi, quel commissario va abolito”. Hanno continuato anche nei giorni scorsi i parlamentari del Movimento Cinque Stelle, i quali chiedono una gestione ordinaria della grande opera.

Si è mosso il comitato civico di Sant’Angelo dei Lombardi, che ha richiamato l’attenzione sulla vicinanza della strada alla Mefite di Rocca San Felice (c’è infatti un percorso per il riconoscimento Unesco). A cavallo della giornata del treno da Avellino a Napoli, la Lioni-Grottaminarda è finita nel mirino di un’associazione importante come Info Irpinia, che ha criticato il tratto dal punto di vista paesaggistico-ambientale e della reale utilità.

Noi invece la difendiamo, pur sapendo che con questo clima è abbastanza impopolare difendere il cemento o la gomma. Pretendere tempi certi, e zero sprechi, è un dovere di tutti. Da questo punto di vista potrebbe anche aver ragione Carlo Sibilia: se ritiene che sia preferibile abolire un commissario per finire prima faccia pure, magari avrà l’occasione di non rinnovarlo tra un anno se il M5S dovesse andare al Governo. Tanti saluti a D’Ambrosio, chissenefrega. L’importante è la strada e non certo un funzionario. Mettersi di traverso contro la realizzazione della strada dicendo che a un chilometro circa c’è la Mefite sarebbe anche legittimo, ci mancherebbe. Come sostenere che la via di comunicazione sia inutile. Ma a parere di chi scrive sono richieste che tendono a sottovalutare alcune esigenze: quelle di chi ha realmente bisogno di quella strada.

• DA LIONI A GROTTA, DIARI E DISAGI DI VIAGGIO

Stiamo parlando delle migliaia di automobilisti e camionisti, lavoratori, studenti, che oggi giorno si spostano lungo l’asse Alta Irpinia-Ufita-Arianese-Beneventano. Asse che in pratica equivale a un quarto della provincia di Avellino più qualcosina. Completare la Lioni-Grotta vorrebbe dire collegare molto meglio gli ospedali Criscuoli e Frangipane. In generale dimezzare tempi di percorrenza. Numeri importanti. Di persone che ogni giorno hanno a che fare con buche, curvoni, saliscendi, traffico; d’inverno con la neve, portata ovunque dal vento. Stiamo parlando di Rocca, Frigento, Torella, Villamaina. Di tutto quel versante che dovrebbe essere bypassato da una Lioni-Grotta che, lo ricordiamo, è al momento in costruzione con operai in carne ed ossa.

E’ politicamente scorretto pensare a studenti e lavoratori? Oppure per essere politicamente corretti bisogna per forza trovare un sito naturalistico o un paesaggio da difendere con le unghie? 

La questione è complessa, ma volendo anche semplice. Se i lavori non fossero iniziati si potrebbe ridiscutere il tracciato, immaginare soluzioni diverse. Ma una volta tanto che la Regione vuole metterci i soldi, che un Governo è intenzionato a portare avanti e soprattutto terminare un’opera, noi tifiamo senza se e senza ma per il completamento. E in tempi rapidi, ovvio. In questi anni abbiamo perso l’impossibile. Dalla sanità alla giustizia, dalle corse degli autobus e dei treni ad uffici, servizi, lavoro. Sarebbe il momento di assistere a un’inaugurazione vera.