IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

“Un’ora e quarantacinque minuti se tutto va bene”, dice Emanuele. E’ il tempo che serve per arrivare coi mezzi pubblici da Sant’Angelo dei Lombardi a Benevento. In tutto una cinquantina di chilometri, 54 per la precisione. Quasi due ore e ben tre mezzi pubblici. “Alle 8.00 da Sant’Angelo, poi fermata a Frigento. Da qui per Grottaminarda. Da Grotta si va a Benevento”. E’ il tragitto di un universitario, un viaggio infinito. E per fortuna si evita che i passeggeri perdano le coincidenze. “Non è mai successo, anche perché gli autisti sono in contatto tra loro“. Per il ritorno il giro è molto più lungo però. Per chi volesse tornare in mattinata, si parte alle 11.50 da Benevento con arrivo a Sant’Angelo alle 13.45. Il giro più lungo è per i ragazzi delle scuole. Tutto in cinquanta chilometri, come detto. 

Gennaro, sempre di Sant’Angelo, lavora come ingegnere delle telecomunicazioni in un’azienda vicino Bojano, in Molise. Raggiunge il posto di lavoro in auto ovviamente. Un’ora e trenta minuti circa il tragitto. Ma potrebbero essere di meno. “Il problema principale, e lo sanno tutti quelli che devono andare verso Grottaminarda, è il fondo stradale che in alcuni punti diventa pericoloso con la pioggia. Aggiungiamoci anche la nebbia, sempre presente in inverno, o la neve che con il vento rende invisibile la strada. Questo significa che in condizioni critiche servono anche 40-45 minuti da Sant’Angelo a Grotta. Normalmente il tragitto è di 25 minuti senza particolare traffico. Ma in certe ore del giorno è impossibile trovare camion. Da quello che sembra, con il nuovo tratto da Sant’Angelo a Grottaminarda, raggiungerei Benevento in mezz’ora. Significa che risparmierei 30-40 minuti ogni giorno. Sì, per chi dall’Alta Irpinia lavora a Benevento e dintorni sarebbe una svolta“.

La famosa strada pensata a ridosso del 1980, la Lioni-Grottaminarda appunto, non è inattuale. Meglio tardi che mai insomma. Il dibattito sulla reale utilità si fa sempre più aspro, ma a sentire chi vive da queste parti il completamento dell’arteria aiuterebbe moltissimi. 

Helga è di Lioni: ha quasi trent’anni e gli ultimi dieci li ha passati viaggiando quotidianamente con la sua auto da casa fino a Grottaminarda (dove ha studiato per un triennio) e poi fino ad Ariano Irpino, dove attualmente lavora. Dieci anni di curve e salite, discese e buche. “La viabilità dall’Alta Irpinia all’arianese non è migliorata, ma neppure peggiorata in questo arco di tempo – spiega – Anche perché peggio di così significherebbe attraversare un campo minato”. Impiega ogni giorno circa 40 minuti per arrivare all’ingresso di Ariano, sulla trafficata strada di Cardito; da lì un altro quarto d’ora per raggiungere il posto di lavoro. “Quando studiavo non ho mai utilizzato i mezzi pubblici perché da Lioni era impensabile: bisognava arrivare ad Avellino e poi tornare indietro verso Grottaminarda. Qualche volta una mia collega di Bagnoli, che non era automunita, ha dovuto prendere gli autobus: un viaggio della speranza. La Lioni-Grotta potrebbe magari risolvere il problema della mancanza di collegamenti pubblici rapidi verso quella parte della provincia, tanto per iniziare. E’ un’opera della quale si parla da troppo tempo, ma è ora di dare un’alternativa ai lavoratori irpini che ogni giorno viaggiano verso il Sannio, la Baronia e l’Ufita”.