Si vota il 4 marzo, l’Irpinia tra gli uscenti e il nuovo

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Poi il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto: elezioni il 4 marzo, il prossimo 23 marzo le Camere si riuniranno per la prima seduta dopo le elezioni per eleggere i rispettivi presidenti.

Si chiude dunque una legislatura travagliata, con più premier: dopo il tentativo fallito di Bersani di costituire un Governo, era stata la volta di Letta, a seguire Renzi e nell’ultimo anno Gentiloni. Governi a marchio Pd con il sostegno in particolare degli alfaniani del Nuovo Centrodestra e di Scelta civica. Leggi votate spesso con maggioranze variabili in Parlamento: l’ultimo caso quella sul biotestamento sostenuta dai democratici, dal M5s, da Mdp e da qualche parlamentare forzista.

Nonostante le voci della mattinata non c’è stato invece lo slittamento auspicato da qualcuno per consentire l’approvazione dello ius soli. Parte dunque la campagna elettorale. Non più e non solo quella dei tre poli. Sarà una sfida in cui tante forze, soprattutto a destra, proveranno a recuperare consenso e quindi terreno.

In provincia di Avellino i parlamentari uscenti proveranno a tornare a Roma. Dai dem Luigi Famiglietti e Valentina Paris al senatore forzista Cosimo Sibilia. Nell’orbita del centrosinistra anche Giuseppe De Mita e Angelo D’Agostino, entrati cinque anni fa con Udc e partito di Monti. Non sono state rese note le modalità di selezione in casa M5s, ma Carlo Sibilia era al primo mandato e allora potrà riprovarci. Però i partiti dovranno comunque “spalmare” i candidati anche tenendo conto dell’area geografica, in una legge elettorale molto complessa che rende la partita avvincente. Se nel nuovo “Liberi e Uguali” di Pietro Grasso dovrebbe correre il deputato di Sinistra italiana Giancarlo Giordano, non è escluso che si possa puntare anche sui sindaci. Per esempio un nome che si è fatto, anche se in via ufficiosa, è quello di Michele Di Maio, sindaco di Calitri.

Ma se parliamo di possibili candidature il discorso è molto ampio. Davvero pochi giorni per definire il quadro. Entro il 15 gennaio si dovranno depositare i simboli, entro il 29 le candidature.

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