Dalla spiritualità di Montevergine alla questione terrena degli ospedali. Il governatore Vincenzo De Luca farebbe a meno delle domande sulla sanità in Irpinia. Le amministrazioni di Solofra e Sant’Angelo dei Lombardi pronte a ricorrere sull’atto aziendale dell’Asl. Atto aziendale definito penalizzante da sindaci e sindacati. Due strutture diverse per geografia e prestazioni, ma che secondo i territori sarebbero a rischio con il documento dell’Asl.
E allora De Luca risponde così a margine della sua visita nel complesso religioso di Mercogliano: “Non possiamo passare dai santuari agli ospedali. Per questi ultimi dico solo, nessuna lamentela! Noi stiamo lavorando per fare le cose migliori, non le cose più demagogiche – afferma -. La Regione è ancora commissariata per la sanità, siamo legati a vincoli di bilancio e di prestazioni sull’organizzazione ospedaliera“.
Poi il presidente fa un esempio: “Un punto nascita con meno di cinquecento parti determina pericoli sia per la mamma che per il bambino. Al di sotto di una certa soglia non c’è più la manualità e la professionalità per affrontare eventuali emergenze. Ripeto – e chiude – usenza demagogie faremo le cose migliori“.
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