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‘Su Conza l’Alta Irpinia si gioca la sua credibilità’

Su Conza gli amministratori dell’Alta Irpinia si giocano tutto. La loro credibilità, la loro coerenza. Partecipare attivamente alla mobilitazione contro l’eolico è un dovere per tutto quello che si è detto in questi anni e in questi ultimi tempi”. Lo rimarca Rocco Pigniatiello, del comitato No Alta Tensione e da poco consigliere comunale a Lacedonia. Ci parla in vista della riunione dei comitati indetta a Conza per sabato 27 ottobre. Una manifestazione che sta raccogliendo varie adesioni in tutta la provincia. “Ma bisogna insistere. Forse qualcuno pensa che quella sull’eolico intorno all’oasi di Conza sia una battaglia persa. Forse pensano che essendo stato tutto approvato anni fa non si possa più intervenire. Invece io penso che si possano individuare dei vizi formali. Ma la comunità dell’Alta Irpinia, e in generale di tutta la provincia, sabato dovrà dare un segnale forte – aggiunge Pignatiello -. Non ho dubbi sui giovani, ma voglio vedere quanti amministratori ci saranno e con quale spirito”.

 

Poi l’appello all’arcipelago dei comitati ambientalisti irpini, per sua stessa ammissione non coesi come prima. “Sabato sarà un’occasione unica per fare fronte comune. C’è il capitolo Conza e il capitolo del Pear”. Sulle norme attuatitve del piano energetico ambienbtale regionale, Pignatiello non si esprime ancora: “Di sicuro non si dice ‘stop all’eolico’. Questo è chiaro. Si indicano dei numeri e dei fabbisogni energetici. Noi dovremno stare attenti alle norme che disciplinano le distanze delle pale eoliche dalle abitazioni, a preservare le aree sature e quelle di interesse”. La stessa visione del sindaco di Calitri, Michele Di Maio. Segno che sul concreto le intenzioni di molti ambientalisti, amministratori o attivisti, siano simili. Poi da Pignatiello un ultimo passaggio sui colleghi all’interno dei Municipi. “Sull’eolico e in generale sulle questione ambientali, fino ad ora hanno giocato a scaricabarile. Una volta la colpa è della Regione, altre dello Stato. Altre ancora dei precedcenti sindaci. Io penso sia arrivata l’ora di prendere posizione. Un ricorso si può vincere o perdere. Ma intanto le reali volontà di ognuno dovranno essere chiarite. Sabato e subito dopo sabato”.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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