‘Sull’acqua deve decidere l’Irpinia, non Napoli’

Ancora paesi a secco, questa volta per un guasto alle condutture Alto Calore che già a partire dalla prima serata ha lasciato senza acqua diversi comuni dell’Alta Irpinia. Continuano quindi i disservizi per i cittadini della provincia delle acque i cui rubinetti molto spesso negli ultimi mesi sono rimasti all’asciutto. Rete obsoleta e che necessita di interventi. Uno dei punti su cui dovrà intervenire la legge di riordino del servizio idrico che la Regione Campania dovrebbe licenziare nelle prossime settimane.

Sull’argomento allo stato attuale la linea del gruppo consiliare PD e quella del governatore De Luca ancora non coincidono totalmente. “Ci sono due proposte che giacciono – ha dichiarato nel pomeriggio il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro a Napoli per un’iniziativa politica – Il PD quando ne discute? L’acqua è il petrolio del 3000 e sta ad Avellino e Benevento, sia chiaro. Immaginate quanto possa far piacere a un contadino irpino o sannita che a decidere sia Napoli. Che facciamo? Gli ospiti a casa nostra? Un partito serio ne discute”.

Il parlamentare sannita ha parlato pure di accelerazione della spesa. Non ha citato esplicitamente De Luca, ma si è detto perplesso circa la linea dettata nei giorni scorsi: spostare i progetti superiori ai 5 milioni di euro sulla programmazione 2014-2020. “Che facciamo: il prendi 1 e paghi 2? Con lo stesso progetto impegniamo risorse di due diversi cicli? Il partito deve discutere anche di questo. E per i progetti sotto i 5 milioni di euro, come procediamo?”.
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