Sviluppo Irpinia, Taurasi (Giovani Industriali): ‘Siamo capaci, ma servono tavoli pragmatici’

“Basta lamentarsi, lo ha fatto a lungo la generazione che ci ha preceduti. Si lamentava e nel frattempo apriva la borsa per prendere quello che gli veniva concesso dall’alto. Ora è il momento di crederci, di tirarsi su le maniche. Di capire che possiamo farcela, che ne abbiamo le capacità. Lamentarsi non serve. Il messaggio che dovrebbe passare è che si può investire in Irpinia, che si può fare impresa in modo vincente anche qui. Le nostre aziende sono state tra le più brave a sfruttare la crisi per innovare prodotti e processi produttivi, i nostri giovani possono provare a fare qualcosa di importante anche stando qui”. L’iniezione di ottimismo arriva per bocca di Mike Taurasi, imprenditore under 40 nel board dei Giovani Industriali irpini e tra i componenti del Comitato Mezzogiorno che sta organizzando il Convegno nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria previsto nel fine settimana a Capri. Il suo “basta lamentarsi” potrebbe somigliare a quello di Renzi, ma Taurasi fa un passo in avanti: “Basta anche con l’idea che hanno nell’altra Italia che qui non si abbiano capacità. Dobbiamo imparare a vendere le nostre competenze. Oggi per essere competitivi non possiamo puntare al fattore “costi”, ma dobbiamo spingere su tecnologie e competenze. E in Irpinia ce ne sono. La valorizzazione del patrimonio di risorse umane e idee è proprio il tema della 30esima edizione del meeting”.

Ingegnere, lei è impegnato con il Comitato Mezzogiorno nell’organizzazione dei “Business Cafè”. Di cosa si tratta?
E’ un’iniziativa ideata proprio dai Giovani Imprenditori di Avellino e portata al livello nazionale. Giovedì 15 ottobre circa 100 aziende provenienti da tutta Italia parteciperanno a incontri business to business. La formula one to one ha dato buoni risultati già lo scorso anno e sarà replicata. In questo modo gli imprenditori potranno fare matching e creare rete. Da soli non si va più da nessuna parte. Noi giovani del Sud ce la stiamo mettendo tutta per dare dignità all’Irpinia e dimostrare che siamo all’altezza della sfida presente.

A proposito di sfide l’assessore regionale alle Attività Produttive Amedeo Lepore sembra voler portare un po’ di dinamismo al dibattito sull’industria e le imprese campane. Di recente, in Alta Irpinia, ha spiegato che sta realizzando un monitoraggio sulle aree Asi e Pip. Cosa suggerirebbe di fare?
Credo sia prematuro esprimere giudizi anche se è tutto positivo quello che l’assessore si propone di fare. Dal mio punto di vista va realizzato quanto prima un punto sulle infrastrutture, non solo viarie, al servizio delle aziende irpine; bisogna riqualificare le aree Pip, riorganizzare le aree Asi, rafforzare i legami con le Camere di Commercio, velocizzare le procedure per gli investimenti. Dirò di più: serve una migliore comunicazione dei bandi e delle leggi. A volte reperire un’informazione sul sito della Regione Campania è un’impresa, per non parlare del fatto che trovo inutili quei bandi da centinaia di milioni di euro cui possono accedere al massimo 3-4 aziende: meglio bandi meno “ricchi” che aprono a un maggior numero di attività. E servono però proposte serie, tavoli di discussione pragmatici nei quali le aziende e gli imprenditori siano veramente protagonisti.

Tra questi tavoli che avrebbero bisogno di pragmatismo c’è anche quello del Patto per lo Sviluppo?
Quel tavolo è ancora poco. Sono incontri, belli, nei quali una decina di persone elencano i problemi, ma poi la proposta dov’è? E’ un tavolo con un taglio politico-istituzionale, mentre bisognerebbe dare spazio agli imprenditori, spostare il piano della discussione molto più sulle aziende. Lì c’è di tutto, però mancano soluzioni serie e immediate ai problemi dell’imprenditoria. Viene spesso chiesto l’intervento della Regione, eppure la Regione dovrebbe intervenire non per risolvere singoli casi ma per supportare l’intera struttura produttiva irpina che deve imparare a presentarsi coesa e compatta nel portare avanti il suo punto di vista facendo squadra anche con le categorie e gli amministratori. Confindustria sta lavorando bene in questi anni e noi Giovani Imprenditori stiamo facendo di tutto per far capire che è arrivato il tempo di ascoltarci.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

Recent Posts

Concorso Bacco e Minerva 2024, cinque podi per la Scuola enologica di Avellino

L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…

4 giorni ago

Villanova del Battista, pestano automobilista: in tre nei guai

Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…

4 giorni ago

Cassano Irpino: due liste, Vecchia per il quarto mandato

Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…

6 giorni ago

Morra De Sanctis: Fiorella Caputo sfida Di Sabato

Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…

6 giorni ago

Montella, la partita Buonopane-Cianciulli

Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…

6 giorni ago

Sant’Andrea di Conza, sfida a due D’Angola-Vigorito

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…

6 giorni ago