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Terminio-Cervialto, Centanni alla Lega: ‘Voi fate i paladini, io pago gli stipendi’

“Capisco le naturali dinamiche della dialettica partitica, ma io in questo momento rappresento un ente assieme a tutti i suoi lavoratori, sento la responsabilità del ruolo che rivesto e rispedisco al mittente le accuse di immobilismo”. Gelsomino Centanni, presidente della Comunità Terminio-Cervialto, risponde alla nota del coordinatore provinciale della Lega giovani Avellino, Giuseppe D’Alessio. Il conterraneo, entrambi sono di Calabritto dove Centanni è anche sindaco, lo aveva tirato in causa direttamente rivolgendogli un appello “a onorare il proprio ruolo, con azioni concrete per gli ultimi e gli eterni secondi. Aspettiamo una sua risposta  in merito, perché ricoprire un ruolo significa prima di tutto essere portavoci”.

Il numero uno della Terminio-Cervialto però non ci sta e spiega: “Gli arretrati sono per il 2012 tre mesi più tredicesima, per il 2014 due mesi e 10 giorni di cassa integrazione. Per le successive annualità è stato tutto liquidato. Per l’anno in corso gli operai idraulico-forestali hanno avuto un acconto di 2 mila euro e a giorni ne avranno un altro di pari importo. Sarà la stessa Comunità montana a fare un’anticipazione di cassa di tesoreria”. Poi il doppio annuncio: Il 9 ottobre sarò a Napoli per incontrare il delegato di De Luca e definire gli ulteriori arretrati da pagare, ma intanto ho già avuto rassicurazioni dalla dottoressa Campobasso circa il pagamento del servizio di antincendio fornito dai nostri operai a partire da luglio. Parliamo di circa 300mila euro”.

Per Centanni quindi la questione stipendi è all’ordine del giorno del suo mandato. “Sono presidente dallo scorso giugno e al netto del periodo di ferie stiamo lavorando senza sosta. Sono stato in Regione Campania già cinque volte, abbiamo fatto anticipazioni di cassa per circa 1,3 milioni assumendoci tutte le responsabilità e vagliando tutti i percorsi possibili per risolvere il problema. I suggerimenti sono ben accetti, ma a chi oggi veste i panni del paladino dei lavoratori, ricordo che ognuno fa il suo ruolo e io da presidente non sto venendo meno agli impegni del mio“.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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