“2 euro al giorno di canone” | UFFICIALE INTESA SAN PAOLO: clienti in lacrime, è una tortura

Una sede di Intesa San Paolo (fonte wikicommons) - irpiniapost.it
Scatta il nuovo obbligo per tutte le banche: pagheremo davvero 2 euro al giorno? Ecco cosa cambia per i correntisti da domani e perché c’è chi parla di “tortura bancaria”
È già abbastanza difficile mettere da parte due spicci a fine mese, se poi ci si mettono pure le banche, il dramma è servito. Chi pensava che i conti correnti servissero a custodire i propri soldi, oggi si ritrova a fare il conto di quanti gliene stanno in realtà togliendo.
Tra canoni mensili, commissioni invisibili e servizi “premium” che nessuno ha mai richiesto, il saldo si assottiglia anche solo tenendo il conto fermo. E ora? C’è chi parla di 2 euro al giorno. Una tortura in piena regola, soprattutto per chi apre l’app solo per vedere il rosso crescere.
Ma davvero dobbiamo pagare per gestire il nostro stesso denaro? Qualcosa non torna. Un tempo bastava un bancomat e un po’ di pazienza. E prima ancora si mettevano sotto al mattone. Oggi vogliamo la sicurezza, ma a quale prezzo?
Tutto ruota attorno a un nuovo servizio “obbligatorio” che potrebbe cambiare tutto… anche il tuo estratto conto. Scopriamo di che si tratta, e perché mai Intesa San Paolo ha imposto un canone giornaliero di 2 euro.
Banca Intesa San Paolo: 2 euro di canone al giorno
Dal 9 ottobre, tutte le banche dell’area SEPA saranno obbligate ad attivare i bonifici istantanei anche in uscita. Cosa significa? Che potrai trasferire denaro in 10 secondi, anche nel cuore della notte, e in qualsiasi giorno dell’anno. Ma il punto non è la velocità, è quanto ti costa.
Infatti, se da un lato le normative europee impongono che i costi di questi bonifici non superino quelli dei normali, dall’altro molte banche – tra cui Intesa Sanpaolo – potrebbero applicare commissioni fisse anche di 2 euro per singola operazione. E se ne fai uno al giorno… il calcolo è semplice.

Un prezzo troppo alto
Il nuovo sistema, si legge su cremaoggi.it, oltre a essere irrevocabile (una volta inviato, il bonifico non torna indietro), prevede anche controlli di sicurezza più rigorosi: la banca dovrà verificare che nome del beneficiario e IBAN coincidano, altrimenti ti avviserà di eventuali incongruenze. Ma se confermi, la responsabilità è tua.
In pratica, si tratta di uno strumento utilissimo per urgenze, ricariche e pagamenti last minute, ma che può diventare una trappola silenziosa se usato di frequente. Nessun canone giornaliero, è vero, ma se usi spesso questo servizio, il tuo conto si alleggerisce eccome.