Profughi, nuovi arrivi: c’è anche Lioni

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Quarantacinque nuovi arrivi nelle giornate di lunedì e martedì. Nella torrida estate irpina a rendere ancora più incandescenti le temperature contribuiscono anche i nuovi sbarchi di profughi sulle coste del sud Italia cui inevitabilmente segue la loro distribuzione sul territorio e in quelle strutture che già da mesi ne accolgono decine. I 45 eritrei di questo inizio settimana sono stati sistemati tra Mercogliano e Monteforte Irpino, due dei comuni che dall’inizio dell’emergenza hanno dato il maggior contributo in termini di accoglienza. Ma ancora una volta nei giorni scorsi i sindaci, pur rinnovando la loro collaborazione con la Prefettura hanno chiesto disponibilità da parte di altri Comuni, mentre la Cgil continua a spingere per controlli sulla qualità del servizio fornito dalle cooperative, ma pure per fare una ricognizione delle strutture disponibili sul territorio provinciale così da evitare sovraffollamenti in quelle che già ospitano profughi. Lioni dovrebbe essere tra le realtà che dopo l’estate aprirà loro le porte. Sono in corso infatti i lavori di ristrutturazione di un immobile di proprietà della Curia, in una zona collinare a qualche chilometro dal centro abitato, in contrada Procisa. A inizio anni Duemila aveva ospitato un centro di recupero per tossicodipendenti, poi chiuso, oggi sarebbe pronto ad accogliere i profughi africani e asiatici assegnati all’Irpinia. Una decina le famiglie che abitano nelle vicinanze dell’edificio e che attendono, non senza sospetto, di sapere se e quando arriveranno i nuovi inquilini.