Varese-Avellino non disputata: penalizzati i tifosi irpini

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Doveva essere una partita importante soprattutto per l’Avellino lanciato in zona playoff, meno per il Varese relegato all’ultimo posto in classifica e quasi spacciato. Sta di fatto che Varese-Avellino, valida per la trentaseiesima giornata del campionato di Serie B, non si è disputata. I gravi danni provocati nella notte da alcuni vandali allo stadio Franco Ossola hanno costretto il Gos a rinviare l’incontro dato che le condizioni del terreno di gioco erano tali da non poter garantire l’incolumità fisica dei calciatori.Rinvio o 0-3 a tavolino?A questo punto due sono le ipotesi: recuperare la partita che, secondo indiscrezioni (manca ancora l’ufficialità), dovrebbe giocarsi domani alle 15. E se così fosse sarebbe il danno, oltre la beffa, per i numerosi tifosi irpini che stavano raggiungendo con ogni mezzo il capoluogo lombardo e che hanno appreso solo in mattinata, quindi in pieno viaggio, la notizia del probabile rinvio.Chi risarcirà questa gente dei costi e dei sacrifici sostenuti per affrontare questa lunga trasferta? Sicuramente nessuno. L’unica consolazione, e qui entra in gioco la seconda ipotesi, potrebbe arrivare dalla giustizia sportiva. L’articolo 17 del codice sportivo parla di responsabilità, anche oggettiva, di una società in caso di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione ed è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3.Sarebbe questa una seppur magra consolazione per i numerosi supporters biancoverdi che avrebbero di certo preferito vincere sul campo la partita incitando i propri beniamini. Resta il fatto che a perdere è ancora uno volta lo spettacolo di uno sport che cerca di essere genuino per la stragrande maggioranza dei tifosi civili, ma che viene continuamente rovinato per mano di pochi facinorosi.