CasaPound ad Avellino, Di Stefano: ‘Basta divieti, guardiamo avanti’
Chi si aspettava grandi proteste è rimasto deluso. Il leader di CasaPoundSimone Di Stefanoè arrivato ad Avellino, parcheggiando, come stabilito, in Piazza della Resistenza e raggiungendo Via della Trinità circondato da un dispiegamento di forze rivelatosi, fortunatamente, superfluo.La prima precisazione arriva subito e suona come una certezza in vista del prossimo 4 marzo: “Supereremo lo sbarramento del 3%“. Perché? E’ presto detto: “CasaPound è rimasto l’unico schieramento a portare avanti i temi che erano tanto cari agli elettori fino a poco tempo fa come l’uscita dall’euro e dall’Unione Europea che sono state abbandonate proprio all’ultimo minuto da Matteo Salvini e dai 5 Stelle, dunque, restiamo l’unico movimento in grado di raccogliere quella protesta contro l’Europa che ci soffoca e ci schiaccia. Da qui– è certo Di Stefano –arriveranno molti consensi”. Ma non solo:“In tanti non hanno gradito l’alleanza di Salvini con la Meloni e Berlusconi che, come al solito, si è rimesso in pista facendo il bello e il cattivo tempo. Ci sono tanti voti in uscita dal centrodestra e dai cinque stelle che possiamo raccogliere”. CasaPound e la partecipazione ad elezioni democratiche:“Possiamo eleggere i nostri consiglieri comunali quindi siamo assolutamente in linea con le regole della democrazia. All’interno della costituzioni noi ancora troviamo dei temi su cui discutere a differenza di chi, proprio attraverso la costituzione, vuole toglierci la parola”. Il riferimento è (poco) velatamente a chi come la sezione irpina di Potere al Popolo nei giorni scorsi ha chiesto apertamente che la manifestazione di questa sera venisse vietata e chi, allo stesso tempo, sbarrava gli occhi davanti alla concessione, da parte del comune di Avellino, diPiazza della Resistenzaper parcheggiare le auto dei simpatizzanti del movimento di estrema destra: “Sembra sciocco ascoltare certe polemiche. Il passato è passato e noi vorremmo che questa nazione guardasse avanti per avere finalmente un momento di pacificazione visto che la Guerra civile è finita, ormai, 70 anni fa. Non si può pensare che un militante di Casa Pound non possa parcheggiare in Piazza della Resistenza, allora un ex partigiano non dovrebbe usufruire del Tfr o dell’istituto pensionistico perché è stato creato da Mussolini? Guardiamo avanti e pensiamo al futuro”.E nel futuro ci sono anche le amministrative di Avellino dove Casa Pound potrebbe partecipare: “Abbiamo deciso di prendere parte alle tornate elettorale, quindi ci saremo. Un’eventuale alleanza con il centrodestra?– chiosa Di Stefano –Non adesso, magari in caso di vittoria anche se la vedo molto molto difficile”.