Forestazione, Vecchia: ‘Meglio tardi che mai, ma attenzione…’

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Con una nota stampala Regione Campania ha dato il via libera al percorso che porterà in futuro all’azienda forestale dell’Alta Irpinia. Otto mesi di scontri e polemiche nella sala di Nusco. Rinvii e ostacoli burocratici. E soprattutto una materia scivolosa. Lo è stata in fase di programmazione, potrebbe esserlo in fase di realizzazione. Si parla di biomasse e turismo. Potranno convivere? Intanto abbiamo ascoltato il primo cittadino di Cassano Irpino,Salvatore Vecchia, uno dei più critici sulla gestione del progetto pilota degli ultimi mesi. Avvocato, con questo accordo abbiamo finalmente chiuso la questione? Si può partire? Spero proprio di sì. Mi dispiace soltanto che si siano dovuti perdere otto mesi per poi fare quello che molti di noi sostengono dall’inizio. La buona notizia, a mio avviso, non è la firma dell’accordo in sé quanto il fatto che la Regione si è impegnata a riaprire i termini per accedere alla misura 16.7. Come ho ripetuto anche nell’ultima riunione, la misura 16.7 è imprescindibile per accedere ai fondi dell’Azienda Forestale Spieghiamo questa misura a beneficio di noi comuni mortali? Certo, anche se voi stessi avete più volte spiegato la misura. Essa consente di generare il soggetto giuridico, in questo caso il partenariato pubblico/privato, che dovrà beneficiare dei famosi 10 milioni di euro per costituire l’Azienda Forestale. E su questi 10 milioni di euro c’è un altro bel discorso da fare. Mi riferisco, come ho detto all’ultima assemblea, al funzionamento di queste misure. Il partenariato dell’azienda forestale è pubblico-privato, giusto? Significa che la Regione, sugli interventi dei privati, finanzia solo il 50 per cento. Significa in buona sostanza che per ottenere 10 milioni dovremmo spendere e rendicontare qualcosa come 15-16 milioni entro il 2022. Abbiamo impiegato otto mesi per partire, riusciremo a rispettare i tempi? Sì, Vecchia, ma lei così continua a essere il demolitore del progetto… Assolutamente no. Credo di essere tra i sindaci che hanno dedicato maggior tempo nella costruzione dell’APQ e proprio per questo sono tra quelli che più auspica la buona riuscita. Insomma, sono felicissimo se si parte, anche se mi dolgo dell’inutile perdita di tempo. Quando si crea una inutile contrapposizione tra argomentazioni giuridiche e questioni di principio, inevitabilmente i primi finiranno per prevalere. Ora si eviti di perdere altro tempo e lavoriamo alla costituzione del partenariato. Ecco, arriviamo a questa fase. Montagne Italia, la fondazione di Enrico Borghi, dovrà fare “animazione territoriale” e coinvolgere soggetti pubblici e privati. Qui stiamo parlando di azioni preliminari, giusto? Esattamente. Significa che bisogna coinvolgere quei soggetti che già erano già stati coinvolti con Barca ovvero imprenditori, associazioni, stakeholder… Ora mi aspetto un’azione rapida e risolutiva. Sono convinto e spero che sarà così. Va segnalato, al riguardo, che parliamo di cose di estrema importanza: patrimonio boschivo. Dovremmo vedere quanti comuni conferiranno il loro patrimonio boschivo nell’Azienda Forestale… Già, perché tra turismo e biomasse c’è una bella differenza. Come si conciliano i due settori? Beh, diciamo che tutto questo andrà programmato dopo. Le linee guida indicano un’ampia serie di interventi, che vanno appunto dalle biomasse al turismo. I sindaci, ma in generale gli attori territoriali, dovranno essere bravi a tirar fuori vantaggi, senza deturpare l’ambiente e pensando a forme di turismo serie. La scommessa delle aree interne è essere innovatori: se si dovesse avere una visione ordinaria delle cose il progetto perderebbe la sua ragion d’essere.La sfida è riuscire ad avere un nuovo orizzonte di sviluppo. Il presente ci guarda ed il futuro ci giudicherà. comments