Il gruppo Per Lioni: ‘Non per i bisogni ma per le feste, sperperati i risparmi’
Dal gruppo consiliare Per Lioni riceviamo e pubblichiamo Nel bilancio approvato dal Comune di Lioni risulta un attivo di45mila euro: è residuo del “tesoretto” che la grande sinergia tra la vecchia Amministrazione e il Consorzio Servizi Sociali aveva risparmiato, ottenendo finanziamenti (PAC minori) poi gestiti dal Consorzio. L’opposizione chiese in Consiglio di impegnarne 12.500 per eliminare di nuovo la spesa a carico dei cittadini per il trasporto scolastico. Come era stato dal 2007 fino alla grande crisi degli Enti Locali. Chiese di utilizzare gli altri 33mila euro per abbassare il costo dei blocchetti della mensa (dall’86,13% al 66,6%). Un blocchetto costerebbe44euro e non58. Il sindaco rispose che si sarebbe dovuto valutare lo sconto sulla base del reddito Isee delle famiglie. Rispondemmo che qualunque criterio sarebbe stato utile, purché il risparmio prodotto nella spesa sociale fosse impegnato per produrre altrettanti risparmi per i cittadini. Invece hanno voluto usare il risparmio per le “feste”, dagli storici € 22mila a 35mila. Hanno aumentato gli importi in altri capitoli a cui pure, oltre alla spese di gestione, si attingeva per le feste. Sarà bello e condivisibile se quei soldi saranno effettivamente impiegati per i giovani, le donne e la promozione delle loro attività! Hanno speso 3mila euro per cinque gite culturali, che non ci sembra siano un “servizio a domanda individuale”, e non hanno chiesto l’Isee! Non ci sembra il caso che il Comune si faccia carico di questa spesa, visto che gli studenti, per le gite scolastiche pagano! Crediamo che sia utile e che in fondo chiunque avrebbe pagato volentieri 10 euro, per visitare località di primaria importanza culturale. A questo danno si aggiunge la beffa. Infatti il Ministero non ha autorizzato l’uso dei residui del Pac per Lioni. Forse gli amministratori si sono distratti. Sperperato il risparmio del 2016 (€ 95mila) si preparano a sperperare il resto nel 2017. E l’asilo nido è stato chiuso nel mese di luglio: dopo l’interruzione imprevista, molte famiglie hanno cercato altre soluzioni. Allora, pur di continuare a sperperare, hanno forzato politicamente il Consorzio per farsi finanziare l’asilo nido da settembre a dicembre (non previsto dalla programmazione triennale dell’Ente), grazie ad “alcuni spostamenti nel bilancio” nell’assemblea di luglio. Peccato! Non c’erano altre necessità sociali? Era più urgente il soccorso “rosa” a Lioni! A proposito, l’uso dell’asilo nido e dello stadio, a titolo gratuito a UISP, è forse un atto di “garbo istituzionale” al presidente provinciale della UISP, per il sostegno pubblicamente dichiarato alla campagna elettorale della protettrice dell’attuale amministrazione di Lioni?