Lacedonia, serata al Mavi nel nome di Frank Cancian
Questa sera alle 22:00, a Lacedonia (Av) in piazza Francesco De Sanctis, la Pro Loco “Gino Chicone” e l’Amministrazione Comunale di Lacedonia organizzano una serata dedicata alla grande fotografia etnografica di Frank Cancian – fotografo e antropologo americano che lavorò per sei mesi nel borgo irpino nel 1957 – e al MAVI/Museo Antropologico Visivo Irpino, a cui nel 2017 Cancian ha donato l’importante collezione di negativi e provini delle 1801 fotografie da lui scattate nel 1957. La serata sarà aperta dalla proiezione del documentario di 37 minuti“5×7 – il paese in una scatola”, premiato in molti festival internazionali, realizzato e prodotto dal regista romanoMichele Citoniper il MAVI in coproduzione con la Pro Loco “Gino Chicone”, l’associazione LaPilart e il Comune di Lacedonia. Il film racconta la storia del soggiorno di Cancian a Lacedonia e la nascita del museo mostrando le sue bellissime foto.A seguire, il saluto del Sindaco di LacedoniaAntonio Di Conzae gli interventi dello scrittoreSandro Abruzzese, del Presidente della Pro LocoAntonio Pignatielloe diMichele Citoni, autore del film e rappresentante dell’associazione LaPilart. ModeraElisa Giammarino, Segretaria della Pro Loco. Le 1801 foto in bianco e nero diCanciancustodite dal MAVI rappresentano uno straordinario ritratto etnografico di una comunità rurale del Sud realizzato per immagini, richiamando il noto lavoro svolto dall’artista americanoPaul Strandinsieme al cineastaCesare ZavattiniaLuzzara(Re) solo alcuni anni prima e pochissimi altri esempi analoghi.«Nessun antropologo che abbia studiato il Mezzogiorno d’Italia in quegli anni ci ha lasciato un più vivido e completo ritratto di comunità», ha scrittoFrancesco Faeta, uno dei massimi esperti di antropologia visuale, nel libro da lui curatoUn paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian(Postcart, 2020), volume pubblicato in doppia edizione italiana e inglese in occasione della omonima mostra in corso a Roma nella sede, scientificamente prestigiosa, del Museo delle Civiltà del Ministero della Cultura. Il documentario diCitoniricostruisce un episodio ancora poco conosciuto ma di grande importanza nella storia dell’antropologia visuale e fa un ritratto caldo e affettuoso di un intellettuale di grande valore, purtroppo scomparso nel novembre scorso in California, e del suo rapporto con la comunità in cui si è immerso per studiarla; inoltreracconta come la memoria e le pratiche culturali possano contribuire a rafforzare l’identità di una piccola comunità, elemento centrale per la coesione di tutti i territori interni italiani e d’Europa in crisi di spopolamento e marginalizzazione economica.