Alta Irpinia e Sanità, la protesta anestetizzata
Il governatore dice “basta lamentele sulla sanità, stiamo facendo il meglio, siamo ancora commissariati“. Ma le tre comunità coinvolte, insieme ai circondari, non stanno ferme. Venerdì mattina la questione sanità torna nell’aula del consiglio provinciale. Più volte luogo di sintesi per le vertenze ospedaliere, aveva anche ospitato un’assemblea durante la battaglia per Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia Solofra e Sant’Angelo sono i plessi interessati da quello che i sindaci definisconoatto penalizzante. E’ l’atto dell’Asl Avellino, quindi senza andare per il sottile è l’atto della Regione. Nella sala Grasso dovrebbero esserci i consiglieri regionali e la manager dell’Asl, Maria Morgante. Ma è chiaro che l’obiettivo è pressare lui, De Luca, il governatore-commissario.Solofralamenta il ridimensionamento dell’unità di Ortopedia da complessa a semplice.Sant’Angelo dei Lombardichiede un pronto soccorso degno di questo nome. Il reparto di Chirurgia è ridotto a unità operativa semplice dipartimentale (UOSD). Manca il personale, soprattutto anestesisti. I sindaci stanno tentando la via del Tar, con Michele Vignolacapofila. Intanto dal tavolo del Progetto Pilota, qui torniamo all’Alta Irpinia, non sono previste azioni in grado di rovesciare in meglio la situazione del Criscuoli. Ed ancora, ma questa è solo una riflessione, sembra che l’intera comunità altirpina sia scoraggiata, delusa, disincantata.C’è un abisso rispetto agli anni 2010-2013 caratterizzatida sit-in, marce, assemblee, scuole coinvolte. Mai un’iniziativa lontanamente violenta in quel periodo, ma una bella, bellissima pagina di passione civile che non si è più registrata.Oggi si è aperta una faglia tra il mondo politico-amministrativo e le persone. Un discorso che vale per la sanità come per l’ambiente o il lavoro. Il tavolo del Progetto Pilota, l’assemblea in Provincia, il ricorso al Tar, inaugurazioni o convegni. Tutto avviene lontano dalla gente, intorno a un tavolo a cui nessuno viene invitato. comments