Nuovo regalo di FINE LAUREA dallo Stato: assegno più ricco del TFR degli italiani | Tutto nero su bianco

Nuovo regalo di FINE LAUREA dallo Stato: assegno più ricco del TFR degli italiani | Tutto nero su bianco

Laurea (web) - irpiniapost

Immaginate un futuro in cui il vostro titolo di studio non sia solo un pezzo di carta, ma un biglietto d’ingresso per un mondo di opportunità economiche senza precedenti.

Un futuro dove il primo stipendio sia già superiore a quanto molti colleghi più esperti guadagnino in un anno.

Sembra un sogno o forse una favola lontana dalla realtà. Eppure, per i neolaureati di una nuova era, questo scenario sta diventando la norma, grazie a un fattore che sta rivoluzionando ogni settore del lavoro.

Dimenticatevi la gavetta tradizionale, i tirocini non retribuiti e l’incertezza del futuro.

Un cambiamento epocale è in atto e chiunque capisca la sua portata ha in mano un potere immenso.

Lo stipendio da capogiro dei “Nativi AI”

Un nuovo termine sta prendendo piede nel vocabolario del mondo del lavoro, destinato a rimpiazzare il tanto abusato “nativo digitale”: si tratta del “nativo AI”. Questo non è un semplice nomignolo, ma un’etichetta che indica una nuova generazione di professionisti le cui competenze lavorative si basano sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Per queste figure, le aziende, in particolare quelle tecnologiche, sono disposte a pagare cifre astronomiche.

L’azienda specializzata in analisi dati Databricks ha dichiarato di voler assumere un numero tre volte superiore di neolaureati rispetto all’anno precedente. L’amministratore delegato, Ali Ghodsi, ha confermato al Wall Street Journal che alcuni membri junior dello staff, con meno di 25 anni, vengono pagati oltre 1 milione di dollari l’anno (circa 858.000 euro). Per un data scientist con poca esperienza in intelligenza artificiale, lo stipendio base si aggira già tra i 150.000 e i 190.000 dollari. Un altro esempio notevole è Scale AI, che paga ai neolaureati circa 200.000 dollari annui, così come l’azienda di videogiochi Roblox, dove gli ingegneri specializzati in machine learning possono guadagnare la stessa cifra.

Nativi AI (web) – irpiniapost

Una carriera d’oro

Il mercato del lavoro per chi possiede competenze in intelligenza artificiale si divide in due grandi categorie. La prima è quella dei dottorandi in machine learning o intelligenza artificiale, che ricevono offerte lusinghiere pur senza aver maturato alcuna esperienza lavorativa. La seconda categoria riguarda invece i programmatori che sanno usare l’intelligenza artificiale per migliorare il proprio lavoro, aumentando così il loro valore sul mercato. Seppur il mercato del lavoro italiano non possa competere con le cifre vertiginose offerte negli Stati Uniti, non mancano le opportunità anche nel nostro paese. Se è vero che gli stipendi di ingresso non si avvicinano a quelli a stelle e strisce, le retribuzioni iniziali possono superare di gran lunga la media nazionale.

Dalla finanza alla sanità, dal settore automobilistico alla cybersecurity, la richiesta di professionisti AI è in crescita esponenziale. Settori come le banche e le compagnie assicurative offrono stipendi per profili senior che possono superare i 140.000 euro annui, mentre nella sanità e nella sicurezza informatica si può arrivare a guadagnare oltre 100.000 euro. Un nuovo e inaspettato “regalo” di fine laurea che vale molto più di una manciata di spiccioli.