Mattarella ci prende gusto: NUOVA FESTA NAZIONALE dopo S. Francesco | Tutti a casa: lavoratori e studenti

Presidente Mattarella (Wikimedia Commons) IrpiniaPost.it
Il 4 ottobre cambia volto e significato: l’Italia avrà una nuova festa nazionale. Mattarella firma ma invita a correggere il testo.
C’è aria di cambiamento nel calendario italiano. Una data storica, legata a valori universali come la pace e la fratellanza, è pronta a trasformarsi in festa nazionale.
Dopo settimane di attesa, il Quirinale ha rotto il silenzio, firmando un provvedimento che tocca la vita quotidiana di milioni di cittadini.
Studenti e lavoratori potranno presto godersi un nuovo giorno di pausa, ma dietro questa decisione si nasconde qualcosa di più profondo.
Cosa rappresenta davvero questa nuova ricorrenza per l’Italia di oggi? Di cosa si tratta.
Una nuova data nel calendario delle feste italiane
C’è un giorno che da sempre parla di pace, fraternità e dialogo. Ma ora quel giorno si prepara a entrare ufficialmente tra le feste riconosciute per legge. Dopo mesi di discussioni e di proposte rimaste nel limbo, arriva una svolta che tocca lavoratori, studenti e pubbliche amministrazioni. Il calendario delle festività italiane, da anni immutato, potrebbe presto accogliere una data in più, simbolo di unità e valori condivisi.
Non si tratta solo di un gesto simbolico: il provvedimento tocca il cuore dell’identità culturale del Paese e rievoca l’esempio di una figura amata in tutto il mondo. La decisione nasce dal desiderio di rendere quella giornata non solo occasione di riflessione, ma anche di riposo e celebrazione nazionale. E dietro la firma del Capo dello Stato si nasconde un messaggio preciso, rivolto al Parlamento e ai cittadini.

Il 4 ottobre diventa festa nazionale: la firma ufficiale
È ufficiale: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che istituisce la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. D’ora in avanti, il 4 ottobre sarà un giorno festivo a tutti gli effetti, con chiusura di scuole, uffici e aziende, come accade per le altre festività civili. La nuova legge mira a promuovere i valori della pace, della fratellanza, della tutela dell’ambiente e della solidarietà, principi che da sempre incarnano la figura del Santo di Assisi. Nella nota diffusa dal Quirinale, Mattarella ha però segnalato alcune criticità: la sovrapposizione con la precedente “solennità civile” dedicata a Santa Caterina da Siena, che ricadeva nella stessa giornata.
Due ricorrenze con lo stesso significato e la stessa data, ma con effetti giuridici differenti, rischiano di creare confusione nel sistema normativo. Per questo il Presidente ha invitato il Parlamento a chiarire e coordinare le disposizioni, suggerendo di mantenere la festività solo per San Francesco. Nonostante i rilievi, il significato del gesto rimane forte: una legge che unisce spiritualità, cultura e civiltà, riconoscendo ufficialmente il 4 ottobre come giorno di riposo e di pace per l’intero Paese. Una scelta che segna un nuovo passo nella storia italiana e che, per la prima volta dopo molti anni, aggiunge una luce in più al calendario nazionale.