“A novembre e dicembre non si pagano le tasse” | Ufficiale dalla Manovra 2025: tutti gli italiani graziati

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni (Fonte X) Irpiniapost.it

La Manovra 2025 lo conferma: nei mesi di novembre e dicembre le tasse saranno solo un lontano ricordo. Ecco cosa sapere

Stando alla Manovra 2025, a novembre e dicembre non si pagheranno le tasse.

Il provvedimento riguarderebbe tutti i cittadini italiani, che per due mesi sarebbero dunque esentati dagli obblighi fiscali.

La misura, a dir poco straordinaria, ha subito fatto il giro del Paese.

Ma cosa prevede davvero questa decisione? Continua a leggere per avere tutti i dettagli.

Addio alle tasse nei mesi di novembre e dicembre

Confermato ufficialmente dalla nuova Manovra economica 2025: a novembre e dicembre non si pagheranno le tasse. La misura, secondo quanto riportato, riguarderebbe tutti i cittadini italiani, che per due mesi verrebbero esentati dagli obblighi fiscali. Si tratterebbe di un provvedimento senza precedenti, pensato per alleggerire la pressione economica sulle famiglie e dare respiro ai lavoratori. La notizia ha immediatamente suscitato un comprensibile entusiasmo, con molti contribuenti che si sarebbero detti sorpresi ma sollevati di fronte a una decisione così inattesa.

Anche imprese e partite IVA avrebbero accolto con favore l’annuncio, interpretandolo come un segnale di fiducia verso la ripresa economica. Tuttavia, restano ancora da chiarire i dettagli sulle modalità di attuazione e sui soggetti effettivamente coinvolti. Ma in cosa consiste davvero questa sospensione fiscale e quali tasse verrebbero interessate? Ecco tutto ciò che è stato chiarito finora sul contenuto della Manovra 2025.

A novembre e dicembre non si pagano le tasse: cosa sapere
A novembre e dicembre non si pagano le tasse (Foto: Canva) – Irpiniapost.it

Ecco cosa prevede la decisione e chi riguarda davvero: addio alle tasse per intero

Non resta che chiarire la situazione. La misura che ha fatto tanto parlare di sé fa in realtà riferimento alla detassazione al 5% sugli aumenti contrattuali prevista nella bozza della Legge di Bilancio 2025. L’esenzione (seppur parziale) dalle imposte si riferisce dunque ad un’agevolazione fiscale riservata a specifiche categorie di lavoratori, in particolare i metalmeccanici con redditi fino a 28.000 euro lordi annui. In pratica, gli aumenti derivanti dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali (CCNL) che verranno erogati nel 2026 saranno tassati con un’aliquota sostitutiva ridotta al 5%, al posto dell’ordinaria Irpef.

L’obiettivo del governo Meloni è quello di sostenere i redditi medio-bassi e incentivare il rinnovo dei contratti ancora in sospeso, offrendo un doppio vantaggio, nonché aumento salariale e tassazione ridotta. È quindi una detassazione mirata, motivo per cui si parla di una sospensione parziale delle imposte. In altre parole, si tratta di un incentivo concreto rivolto al settore metalmeccanico, oggi tra i più numerosi e strategici dell’industria italiana.