Avellino, truffa dello specchietto: 29enne arrestato dopo tentata estorsione
        Carabinieri (Instagram) IrpiniaPost.it
Truffa dello specchietto, sul raccordo Avellino-Salerno. Arrestato un 29enne pregiudicato, ora ai domiciliari.
Un piano orchestrato nei minimi dettagli, smascherato in poche ore ma che poteva finire male.
Un ventinovenne di Avellino, già noto alle Forze dell’ordine, ha messo in scena la cosiddetta “truffa dello specchietto”, tentando di estorcere denaro a un automobilista di passaggio sul raccordo Avellino-Salerno.
Fingendo un incidente, lo avrebbe costretto a fermarsi per poi minacciarlo in modo grave.
L’intervento tempestivo della Polizia ha impedito che la situazione degenerasse. Cosa è successo e come difendersi.
L’inganno sul raccordo: la “truffa dello specchietto”
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Volante della Questura di Avellino, l’uomo aveva affittato un’auto grazie alla complicità di un’altra persona. Una volta sul raccordo Avellino-Salerno, avrebbe affiancato la vettura di un ignaro automobilista, simulando un urto laterale. Una manovra studiata per indurre la vittima a fermarsi, convinta di aver causato un danno allo specchietto retrovisore del presunto truffato. È in quel momento che il ventinovenne avrebbe preteso del denaro, sostenendo di aver subito un danno al proprio veicolo.
Quando l’automobilista si è rifiutato di pagare, l’uomo ha cercato di intimidirlo, simulando di essere armato. Spaventato, il conducente si è allontanato rapidamente, contattando il 113 per segnalare l’accaduto. Da quel momento, la macchina della Polizia si è messa in moto con straordinaria rapidità.

L’arresto e l’appello della Questura: cosa è successo
Gli agenti della Squadra Volante hanno raggiunto la zona segnalata e, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a rintracciare il sospettato a pochi chilometri di distanza. Il giovane, che nel frattempo aveva tentato di nascondere l’auto e di allontanarsi a piedi, è stato trovato in possesso delle chiavi del veicolo e immediatamente tratto in arresto con l’accusa di tentata estorsione e violenza privata. Condotto in Tribunale nella mattinata successiva, il ventinovenne è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’obbligo del braccialetto elettronico.
La Questura di Avellino invita ora tutti i cittadini che abbiano subito episodi simili o tentativi di truffa a sporgere denuncia presso gli uffici di via Palatucci. Una raccomandazione che mira a fermare una pratica, purtroppo, ancora diffusa sulle strade italiane. Un episodio che ricorda quanto la prudenza e la prontezza nel segnalare sospetti possano fare la differenza sulla strada. Non fermarsi se si hanno sospetti e se ci si ferma non aprire le portiere ma contattare subito le Forze dell’ordine per segnalare l’accaduto e assicurarsi che non sia una truffa.
