A Matera si comincia, i legami con l’Irpinia
L’evento per Matera e per il Mezzogiorno comincia il 19 gennaio, dopo la designazione nel 2014.Matera-Basilicata Capitale della Cultura Europea 2019. Inaugurazione di 48 settimane di eventi con la città dei Sassi e la Basilicata protagoniste assolute in Europa. Sabato la cerimonia in piazza San Pietro Caveoso alla presenza del presidente della RepubblicaSergio Mattarella,del premierGiuseppe Contee del ministro dei Beni e delle attività culturaliAlberto Bonisoli. Sul palcoSkin,Rocco Papaleo,Arturo Brachetti,Valya Balkanska,Stefano Bollani.ConduceGigi Proietti. Sarà una vetrina per tutto il Sud. E grazie ad una serie di partnership e legami anche l’Irpinia avrà cassa di risonanza fuori dai suoi confini. Una delle prime realtà a cogliere l’importanza dell evento è stata certamente Calitri.Già due anni fa fu annunciato il matrimonio tra lo Sponz Fest e l’appuntamento materano. Sponz che resta in Irpinia. Ma nel frattempo grazie a un accordo tra l’amministrazione guidata da Michele Di Maio e Matera, Calitri sarà“capitale per un giorno”. In questi giorni si sta lavorando alla definizione di data e dettagli. Si sa che lo Sponz sarà una sorta di ammiraglia per Calitri, con Vinicio Capossela protagonista. E in base a quanto annunciato dal sindaco, la visibilità verrà offerta anche all’Irpinia d’Oriente. Quindi Monteverde, Bisaccia…Anche Castelfranciha siglato nei mesi scorsi un protocollo di intesa con Matera prendendo i tratti comuni tra le due realtà. L’intesa dovrebbe concretizzarsi in uno scambio culturale tra studenti. Matera 2019, sperando che si vada ben oltre in fatto di fermento e presenze turistiche. Poi c’è Franco Arminio.Lo scrittore bisaccese dirige da anni il festival di Aliano. La Luna e i Calanchi nei luoghi di Carlo Levi e non lontano da Matera. Dalle pagine del Corriere a quelle di Repubblica, fino agli schermi delle TV nazionali, il paesologo offre la sua lettura delle aree interne. E di sicuro si ritaglierà un ruolo importante durante questi mesi.Carlos Solitoè invece un fotografo e giornalista di Grottaglie che conosce bene l’Irpinia. Ha lavorato molto da questi parti e presenta «Mater(i)a p(i)etra», mostra fotografica a Palazzo Lanfranchi. Due sorelle distanti unite dalla roccia: a ricostruire il nesso tra Matera e Petra, già gemellate Unesco, video e trenta coppie di fotografie. Luoghi, persone e atmosfere delle due città.Insomma, tra artisti e paesi l’Irpinia ha un’occasione.Visibilità e vetrina? Certo, ma mai come ora conterà allargare gli orizzonti per rapporti e relazioni da qui ai prossimi anni. comments