ADDIO ALLE VISITE FISCALI: in malattia nessuno verrà mai più a disturbarti | Puoi pure organizzare un torneo di briscola

uomo malato con termometro in bocca

La malattia (Foto di cottonbro studio da pexels) - irpiniapost.it

Addio alle visite fiscali: scopri come funziona l’esonero INPS e come fare ad evitare il controllo medico a casa.

Essere malati, oggi, è quasi un lusso. Non tanto per la febbre, quanto per il diritto – sacrosanto – di potersi chiudere in casa con la coperta preferita e il tè caldo senza sensi di colpa. Un giorno di riposo non è solo una pausa dal lavoro, è una tregua dal mondo intero.

D’altronde, il lavoratore moderno non è fatto di ferro: tra scadenze, email e riunioni che si moltiplicano da sole, prima o poi anche lui cede. E quando succede, la legge lo tutela. Riprendersi diventa un dovere civico: guarire per tornare produttivi, ma anche per ricordarsi che la salute viene prima delle scartoffie.

Eppure, da sempre, su quel diritto aleggia un’ombra: il sospetto. Per qualcuno, la malattia è una trappola da smascherare, una scusa da verificare con lenti d’ingrandimento e campanelli suonati, se si potesse, alle sette del mattino.

Ma qualcosa sta cambiando. Pare che certe “visite a sorpresa” stiano lentamente scomparendo. Pronti a dire addio alle visite fiscali?

Visite fiscali addio: nessun disturbo

Per anni le visite fiscali sono state il terrore del raffreddore improvviso. Negli orari stabiliti dalla legge – dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 per tutti ormai – il lavoratore doveva essere reperibile a casa, pronto ad accogliere il medico dell’INPS. Un controllo che poteva confermare o, peggio, contestare la malattia dichiarata. Non trovarsi in casa senza giustificazione significava sanzioni pesanti, fino al licenziamento disciplinare.

L’obiettivo era garantire correttezza e trasparenza, ma spesso finiva per trasformarsi in un piccolo incubo logistico: termometro in una mano, citofono nell’altra. Tutto questo non ci sarà più. Arriva l’esonero dalla visita fiscale. Come funziona?

dottore
La visita fiscale (Foto di Online Marketing su Unsplash) – irpiniapost.it

L’esonero totale, come funziona

Niente scappatoie, però: non è un lasciapassare per i furbetti del termometro. L’esonero dalla visita fiscale viene deciso solo dal medico curante, che nel certificato di malattia inserisce il codice “E”. Con quel segno, comunica all’INPS che la visita di controllo non serve o non è compatibile con le condizioni del paziente. Sarà poi l’Istituto stesso a verificare e confermare la scelta, così da evitare abusi ma anche da tutelare chi davvero non può essere disturbato.

Ma quali sono i requisiti? Le situazioni che danno diritto all’esonero, spiega money.it,  non sono poche: infortuni sul lavoro, malattie professionali, gravidanza a rischio, terapie salvavita o invalidità riconosciuta. In questi casi, nessun citofono suonerà all’improvviso: il lavoratore potrà concentrarsi sulla guarigione o, perché no, su un torneo di briscola casalingo.