Alta Irpinia, i sindacati: ‘Serve piano sanitario’

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Isindacati al tavolo della Città dell’Alta Irpinia. Nel pomeriggio a Calitri riunione dei sette componenti del comitato direttivo del Progetto pilota con la presenza dei vertici provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Franco Fiordellisi – Fernando Vecchione e Luigi Simeone, e la presentazione di un documento condiviso da quest’ultimi sui bisogni della provincia. A margine il commento del sindaco di Lacedonia e componente del direttivo,Antonio Di Conza: “E’ stato un incontro proficuo e collaborativo. Lavoriamo a un documento strategico condiviso e i sindacati, per la loro conoscenza del territorio, sono sicuramente un interlocutore per noi sindaci. C’è sintonia in particolare su scuola e sanità. Nel primo caso riconosciamo tutti un problema di offerta formativa, nel secondo bisognaintervenire sulla medicina territoriale. Sette anni fa, quando è nato il Progetto pilota, probabilmente gli ospedali sono stati al centro dell’attenzione. Oggi con la pandemia l’ordine delle priorità è cambiato, c’è bisogno di medici e infermieri sul territorio. Notizia di oggi, attendo conferma, che l’avviso pubblico dell’Asl Avellino per medico di base a Lacedonia è andato deserto”. “Al di là di un confronto con il presidente Ciriaco De Mita qualche mese fa e di timide interlocuzioni nella fase iniziale del Progetto pilota, è la prima volta che le organizzazioni sindacali hanno la possibilità di confrontarsi con la Città dell’Alta Irpinia– riferisceFiordellisi per la Cgil-.Ringraziamo il presidente Giancarlo De Vito e i sindaci del direttivo per l’invito. Ci sono senz’altro ancora difficoltà di natura burocratica da affrontare per rendere pienamente operativo il soggetto giuridico, ma noi siamo disponibili a fare la nostra parte e collaborare con le costituende commissioni”. La prossima settimana, probabilmente venerdì, i 25 paesi dell’area interna dovranno ritrovarsi a Calitri per definire6 o 7 commissionie sciogliere il nodo del Comune capofila: resta da chiarire, infatti, se è necessario un ulteriore passaggio formale per dare piena agibilità alla Città dell’Alta Irpinia. Intanto, si intensificano i contatti tra De Vito e l’Agenzia per la Coesione.“Noi siamo partiti proprio dalle prime dichiarazioni stampa del presidente– continua Fiordellisi –per produrreun documento aperto che tocca tutti i temi centrali per la strategia aree interne, cioè i servizi essenziali, ma in particolare abbiamo messo l’accento sulla salute. C’è bisogno di organizzare una vera rete sanitaria assistenziale e di riattribuire funzioni ai sindaci e conseguentemente alle comunità sulle scelte in materia sanitaria”. Dal numero uno Cgil anche una provocazione:“Ogni paese andrebbe considerato come una circoscrizione della Città dell’Alta Irpinia”. (foto di repertorio)