Alto Calore, Ciampi: ‘Avevo ragione, ora tutelare acqua e lavoratori’

“Non gioisco per questa drammatica situazione in cui si trova oggi una storica società pubblica della provincia di Avellino. Penso agli utenti e alle difficoltà che potrebbero ripercuotersi sui cittadini, penso ai lavoratori dell’azienda. Quello che in passato – soprattutto fino a qualche anno fa – è stato un carrozzone politico rimarrà, comunque, un esempio di cattiva amministrazione della cosa pubblica a cui non sono estranei i sindaci irpini che spesso hanno assistito in silenzio approvando i bilanci. Da sindaco dicevo che andava fatta un’operazione verità”. Lo dichiaraVincenzo Ciampi, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle ed ex primo cittadino di Avellino,a proposito della richiesta di fallimento di Alto Calore Servizi avanzata dalla Procuratore Airoma. “Nel mioesposto che presentai alla Procura di Avellino e alla Corte dei conti in qualità di sindaco(e nelle successive mie dichiarazioni al Sostituto procuratore) manifestavo le mie perplessità in merito al piano di risanamento con aumento di capitale; alla trasformazione del consiglio di amministrazione con tre membri ad amministratore unico; le mancate valutazioni di rischio del Controllo analogo; nonché la questione riguardo ai canoni di depurazione e infine l’effettiva composizione dei debiti e crediti iscritti in bilancio”, continua. “Per onestà intellettuale devo riconoscere anche chel’attuale gestione si è impegnata per ridurre debiti e sprechi. Massima fiducia per la Procura per la sua operazione verità, ma la politica si adoperi per salvaguardare acqua pubblica e posti di lavoro. Mi adopererò nella mia attività di consigliere regionale perché non si receda da questi principi fondamentali”, conclude Ciampi.