Angelo D’Amelio: ‘Lioni, il centrodestra c’è’
Giuseppe Gargani, Angelo D’Amelio e Antonio Cione al tavolo con la candidata di Noi con l’Italia-Udc,Antonietta Gialanella. La dottoressa giocava in casa mercoledì sera al Ruit Hora diLioni. Corre nel proporzionale con la coalizione di centrodestra. Ma dalle prime parole si capisce che il senso dell’incontro è soprattutto darsi una base in vista del post-elezioni e delle elezioni regionali che non sono poi così lontane. E alloraD’Amelio, ex sindaco ed ex numero uno dell’Air, pare soddisfatto per il percorso che rivede insieme buona parte dei moderati. “Alcuni tasselli si mettono a posto, almeno nell’ambito del centrodestra“, dice facendo subito intravedere la distanza che ormai lo separa dagli alleati di una volta, i De Mita. “L’Udc è una delle novità di questo momento elettorale, speranza concreta di aspettative. Forse per la prima volta un momento di coagulo di forze moderate. Con gli amici dell’Udc ci ritroviamo insieme ancora una volta. Ci sono stati equivoci ma sono stati superati. Ora riorganizzare subito, anche in una prospettiva regionale. Tra due anni o magari prima si voterà. Facciamo queste elezioni immaginando che il partito possa guardare avanti“. A seguireAntonio Cione. “Orgoglioso di essere qui perché al contrario di altri abbiamo il simbolo della ex democrazia cristiana. E sono orgoglioso di essere stato della DC. Felice inoltre perché la collega cardiologa è una candidata del territorio“. Quest’ultima guarda ai temi della sanità, al Criscuoli di Sant’Angelo da potenziare, ai tribunali soppressi. “Gli obiettivi che dobbiamo raggiungere sono quelli di ridare dignità ai cittadini“. Sul piano politico “questo raggruppamento è voluto da Gargani, leader che rappresenta nuova idea politica. Cattolicesimo alla base e radicamento sui territori“. E Gargani batte proprio su questi temi. “Non mi piace il confronto social, voglio ritrovarmi e conoscere. Solidarietà è il valore Dc, credo nel rapporto con i cittadini: questa è vera rappresentanza. Mi sono candidato tanti anni e ora no, mi sento candidato morale. Noi abbiamo fatto politica legata al territorio e Lioni, anche se con un problema politico, ha un candidato ed è quindi una comunità privilegiata. Abbiamo fatto una lista con 4 nomi che rappresentano tutta la provincia“. Sul partito: “Mettere insieme ciò che si è sparpagliato senza uomo solo al comando. Soprattutto se chi ha il nome sul simbolo, come la Lorenzin, non esprime alcuna storia“. comments