Ariano Folk Festival, musica senza confini dal 17 al 21 agosto

Ariano Folk Festival, musica senza confini dal 17 al 21 agosto

Una grande festa all’insegna dell’inclusione e del dialogo tra culture. Tornadal 17 al 21 agostoad Ariano Irpino,l’Ariano folkfestival, storica rassegna punto di riferimento internazionale nel panorama degli eventi dedicati alla musica world e folk. Ariano Folkfestival firma quest’anno la suaXXVI edizione, con un programma di cinque giorni di eventi diurni e notturni, concerti, dj set e live performance che attraversano igeneri, gli stili e le nazioni della musica,in un territorio di straordinaria bellezza e dalla storia secolare, situato a 800 metri sul livello del mare, al centro dell’Appennino e al confine con la Puglia. Come sempre la ricerca di nuove sonorità, lontana dalmainstream, è la cifra che guida la programmazione musicale dell’Ariano folkfestival: un percorso senza confini e senza limiti nellaworld music internazionale, con un’attenzione particolare allacontaminazionetra i generi. E anche quest’anno la rassegna non si smentisce: dal “Bristol sound” del fondatore dei Massive attackDaddy G,con la sua esplosiva miscela di dub, reggae e funk, al “Gonzo Rock ‘n’Roll” della band britannicaTankus The Hengeche raccoglie le influenze del jazz di New Orleans, del rock psichedelico, del funk degli anni ’70 e del cantautorato classico. Dall’Orkesta Mendozafondata dal produttore e collaboratore dei Calexico, Sergio Mendoza, con il suo “indie mambo”, ai giganti del reggae italianoAfrica Unite, passando per l’intreccio di sonorità orchestrali ed elettroniche di dj Will“Quantic”Holland,l’Ariano Folkfestival si conferma un luogo privilegiato per conoscere il meglio delle musiche e dei suoni di tutto il mondo. Quella di quest’anno è un’edizione speciale e di ritorno alla normalità, nel segno del recupero dello spirito di condivisione e del senso di comunità che da sempre caratterizzano il festival. In quest’ottica Ariano Folkfestival presenta anche un ricco programma di eventi e attività collaterali che includono cinema con l’ormai tradizionaleCinezone, letteratura e poesia,con laPoetry Slam a cura dell’Associazione Venti20,lezioni diYoganel verde della Villa comunale e i “Racconti di viaggio” con interviste e conversazioni con gli artisti ospiti del festival in un clima di grande informalità. Si potrà inoltre passeggiare alla scoperta dei sentieri più antichi di Ariano Irpino con iWalk-in-Tour, conoscerne le tradizioni anche gastronomiche con leFol(k)olazioni, tipiche della tradizione contadina arianese, ballare fino a notte fonda nellaSonazone, o rilassarsi nellaConfortzonecon vista sull’Irpinia. PROGRAMMA Ancora una volta Ariano Folkfestival presenta una line up ricercata che ha l’ambizione di unire in un unico cartellone stili e linguaggi, novità e tradizione, etnie e Paesi del mondo. A partire dal primo appuntamento dimercoledì 17 agostocon i suoni sorprendentemente coinvolgentidell’Orkesta Mendoza,la formazione fondata da Sergio Mendoza dei mitici Calexico nel 2009 come progetto-omaggio alla musica del grande Pérez Prado e diventataoggi una formazione stabile, a metà tra una big band anni ’50 e musica latino-americana del XXI secolo, alla quale si deve la definizione di un nuovo genere musicale: l’“indie mambo”. Il viaggio dell’Ariano Folkfestival attraverso i suoni di tutto il mondo arriva fino al cuore della foresta Amazzonica con iNapalma,(17 agosto)band WorldBeat del cantante Abass Ndiaye che da oltre 16 anni gira il mondo con il suo bagaglio di influenze e melodie dall’Africa occidentale, mixate con l’energia della dance music, arrangiamenti elettronici e percussioni variegate. Dai deserti del Sahara, arriva l’elettrizzante mezcla di ritmi gnawa, musica chaabi e hassani, che incontrano, felicemente, funky, rock e blues del quartetto franco marocchinoBab L’Bluz(letteralmente “La porta del blues”)(18 agosto); dal Portogallo i suoni tradizionali mischiati all’elettronica moderna, diOmiri,(18 agosto), che combina in un unico spettacolo forme e musiche tradizionali portoghesi con il linguaggio della cultura urbana; da Armenia e Francia iLadaniva,(19 agosto),duo a metà tra la chanson francese ed il folk armeno, unione della cantante armena Jacqueline Baghdasaryan e del polistrumentista francese Louis Thomas; da Plymouth l’energia pura degli inglesiMad Dog McCreacon la coinvolgente miscela di folk rock, pop, gypsy jazz, bluegrass, che racconta storie tradizionali di zingari, fate e pirati; daRio de Janeiroil tropicalismo, intriso di sapori funk, jazz e disco diJoão Selva(19 agosto)artista itinerante formatosi con l’iconica figura della Bossa Nova, Wanda Sá. Tra gli artisti più attesi al festival c’è sicuramente “Quantic”,(18 agosto), una delle stelle più luminose del firmamento della ricca e variegata scena musicale newyorkese.“Quantic”al secolo, William Holland, musicista, DJ e produttore discografico inglese basato a New York, da quasi due decadi affascina fan e intenditori mostrando la sua maestria e rara abilità nell’intrecciare sonorità orchestrali ed elettroniche, tra campionamenti e composizioni originali, e un mix di cumbia, salsa, bossa nova, soul, funk e jazz. Menzione a sé meritaDon Letts,(19 agosto)che è una vera e propria leggenda della contro-cultura inglese della seconda metà degli anni ’70: dj, filmaker, musicista e conduttore di uno dei programmi più seguiti della BBC 6, Letts è stato la figura chiave di quella particolarissima fusione tra musica jamaicana e cultura punk esplosa a Londra nel corso degli anni ‘70. Sabato 20 agostoapprodano all’Ariano Folkfestival gliAfrica Unite, i protagonisti indiscussi del reggae italiano, e sicuramente una delle band più longeve, con oltre un quarantennio di attività. Più volte ospiti del festival con progetti sempre nuovi, in quest’edizione tornano sul palco delFolkstagepresentando le loro storiche sonorità. Il concerto degli Africa Unite è seguito dalla carovana nomade e ribelle dell’ensembleSidi Wachoche riunisce musicisti da Valparaíso, Bogotà e Parigi, portando l’irrefrenabile energia di un mix di lingue, suoni, e generi, che vanno dall’hip-hop fino alla cumbia-electro e ai ritmi balcanici. Apre il palco un vero e proprio fuoriclasse della fisarmonica:Antti Paalanen, fisarmonicista e compositore finlandese, vincitore per quattro volte dei campionati finlandesi di fisarmonica diatonica e di numerosi premi di musica folk contemporanea. Nella stessa sera protagonista del concerto al Castel Stage èBia Ferreirala cantante e polistrumentista brasiliana dalla voce incantatrice che ha fatto della musica un mezzo di comunicazione a sostegno della lotta contro il pregiudizio e il razzismo dando alla sua arte il nome di Música de Mulher Preta (MMP). Domenica 21 agostosi chiude in bellezza con alcuni degli artisti più interessanti del cartellone e ben cinque concerti a partire daiNacion Ekeko,progetto del musicista argentino Diego Perez, che fonde canti, melodie, strumenti tradizionali dell’America Latina con l’elettronica e le nuove tecnologie; la bandZoufris Maracas, con un incredibile groove, mix di influenze africane, latine e gitane; e Dirk Swartenbroek, conosciuto in tutto il mondo comeBuscemi,dj e remixer il cui stile profondo è difficile da classificare, tenendo insieme elementi di bossa, jazz, house, groove brasiliani, afrobeat, balkan, drum ‘n bass e dub. Ed ancora, tra le formazioni più interessanti dell’Ariano Folkfestival,Tankus The Henge,che arriva ad Ariano dopo un tour internazionale. La band britannica è molto nota per avere sviluppato uno stile musicale eclettico e unico chiamato “Gonzo Rock ‘n’Roll” che raccoglie influenze dal jazz di New Orleans, dal rock psichedelico, dal funk degli anni ‘70 e da cantautori classici. La chiusura del programma è affidata a un vero e proprio gigante della musica contemporanea:Daddy G, nome d’arte di Grant Marshall membro fondatore deiMassive Attacke uno dei padri del “Bristol sound”: uno stile che ha lasciato tracce nel mondo per più decenni, e a cui si è molto ispirata tutta la scena dubstep, dalle origini, fino ai producer attuali.Daddy G, il lato dub della leggendaria band inglese, nei suoi dj set conduce alle origini del Bristol Sound da dove tutto è partito.