Auto smart, la rivoluzione promessa per l’Alta Irpinia

Bisogna andar cauti con certe speranze, soprattutto perché i tempi potrebbero essere lunghi. Ma le parole dell’imprenditorePaolo Scudieria Lioni vanno tenute in considerazione. Borghi 4.0 è la misura entro cui vuole inserirsi l’industriale dell’automotive di Adler Pelzer Group.Fare dell’Alta Irpinia, di alcuni territori almeno, un laboratorio per la sperimentazione delle automobili intelligenti.L’intervento dell’ingegnere arriva dopo un provvedimento regionale che dovrà avere ulteriore seguito. “Speriamo che la burocrazia faccia presto“, ha detto ieri Scudieri. “E’ un’iniziativa sulla quale mi sono impegnato con tutto me stesso. Gli ambiti locali e regionali, e ringrazio per questo la presidente D’Amelio, hanno recepito l’idea –ha aggiunto-. Una volta realizzata ci farà approdare in un nuovo mondo. Dove non esistono Nord e Sud, Est e Ovest. Ma solo relazioni positive. Un polo per sviluppare automobili intelligenti e anche ciò che riguarda la sicurezza, la cybersecurity. Tutto nel territorio altirpino“. Come si concretizza?“Con infrastrutture e connettività, per andare a bordo di auto senza conducente, per esaudire i desideri del consumatore attraverso le tecnologie“, ha risposto senza fornire troppi dettagli alle domande fuori dall’aula consiliare. Nei giorni scorsi il numero uno di Confindustria, Pino Bruno, aveva parlato di Aquilonia come possibile approdo per il gruppo Adler. Scudieri non ha però escluso altri luoghi.Anzi, ha fatto chiaramente capire che Borghi 4.0 non riguarderà soltanto un paese. E a sensazione dovrebbero essere realtà con un’area industriale o buoni spazi nelle vicinanze. Ipotesi al momento, perché la strada per chi vuole investire non è ancora stata spianata a livello formale. “Le tradizioni non vanno mai dimenticate– ha spiegato ancora il presidente di Adler – sono fatte di uomini e ingegno. Per questo auspico uno sviluppo armonico di industria, agricoltura, artigianato, turismo. Parallelamente bisogna far crescere un nuovo umanesimo. Dobbiamo sperimentare le moderne tecnologie in un’area come questa, perché l’Alta Irpinia possa diventare laboratorio e realtà. E occorre far toccare con mano a tutti la nuova vita che verrà fuori attraverso l’innovazione”. comments