Cammini d’Italia, Appia e Francigena Sud in stand by
Sono quarantuno i cammini inseriti nell’Atlante dedicato allamobilità slowdal ministero per i Beni culturali e il Turismo. Ci sono quelli dedicati ai santi, come i cammini francescani, laureatani e benedettini; quelli dedicati ai briganti come il sentiero che attraversa l’Aspromonte; il cammino di Dante, la Via degli Dei, la Via Romea Germanica, il Sentiero del Dürer e tanti altri. L’atlante dei Cammini d’Italiafornisce per la prima volta una visione di insieme dei percorsi che attraversano il Paese da Nord a Sud. Lo fa nell’Anno nazionale dei borghi e in previsione del2019 come Anno del turismo lento. Il progetto nasce per valorizzare“i territori italiani meno conosciuti e rilanciarli in chiave sostenibile conesperienze di viaggio innovative, dai treni storici ad alta panoramicità agli itinerari culturali, i cammini, le ciclovie, i viaggi a cavallo”,ha spiegato nei giorni scorsi il ministroDario Franceschini.113 i percorsi individuati lungo lo Stivale, ma al momento non tutti soddisfano i requisiti necessari per rientrare appieno nell’Atlante. Nord Est (Trentino e Veneto in particolare) e Italia centrale la fanno da padrona.Tra i cammini in progress figurano invece anche la via Appia e la parte sud della via Francigena, che interessano pure la provincia di Avellino. I criteri da soddisfaresono undici: percorsi fisici lineari e fruibili; presenza di segnaletica orizzontale e/o verticale per ogni tappa; percorso fruibile in sicurezza; percentuale di strade asfaltate non superiore al 40%; tappe dotate di tutti i servizi di supporto al camminatore; descrizione on line sul Sito di riferimento di ogni tappa; servizi di alloggio e ristorazione entro 5 km dal Cammino; presenza di un ‘organo di governo’ del Cammino; garantire la vigilanza e la manutenzione del percorso; georeferenziazione del percorso; sito del Cammino costantemente aggiornato. Lo scorso agosto laRegione Campaniaaveva stilato un primo elenco dei Comuni che ricadono lungo l’itinerario Appia regina viarum e la direttrice Latina – Prenestina – Appia Traiana della Via Francigena. Per la provincia di Avellino rientravano: Casalbore, Montecalvo Irpino, Greci nel caso della via Francigena; Roccabascerana, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Fontanarosa, Gesualdo, Mirabella Eclano, Frigento, Bisaccia, Guardia Lombardi, Lacedonia, Rocca San Felice per l’Appia. Ulteriori aree d’interesse comprendono i comuni di Aquilonia, Ariano Irpino, Montaguto, Monteverde, Savignano Irpino, Sturno, Venticano e Zungoli.Il tracciato di entrambi i cammini però è ancora in via di completa definizione. Proprio per questo, oltre per la mancanza di opere che ne aumentano la fruibilità e di edifici vincolati dove situare i servizi, Appia e Francigena del Sud risultano in stand by. Nell’anno che verrà quindi dovranno essere sciolte le riserve su questi aspetti. Allo stesso tempo è noto che si sta lavorando sul progetto dellaciclovia dell’Acquedotto Pugliese, che nasce dall’Alta Irpinia e termina a Santa Maria di Leuca e, se il percorso verso la totale riapertura dellaferrovia turistica Avellino-Rocchetta Sant’Antoniodovesse compiersi, nel 2019 la provincia di Avellino potrebbe ritrovarsi al centro dell’attenzione e degli interessi della nicchia, in crescita, di appassionati della mobilità lenta. (foto copertina Lifegate) comments