Cervinara, officina trasformata in discarica: 50 metri cubi di rifiuti sequestrati e attività sospesa
Carabinieri (Instagram) IrpiniaPost.it
Cervinara, un’officina che gestiva illegalmente rifiuti speciali. Sequestro, denuncia e sospensione: nuova stretta contro i reati ambientali.
Dietro la serranda di un’officina meccanica nel cuore di Cervinara si nascondeva una vera discarica abusiva.
Un controllo dei Carabinieri Forestali ha svelato una gestione illecita di rifiuti speciali, pericolosi e non, accumulati senza regole e senza sicurezza.
L’artigiano sessantenne che gestiva l’attività è stato denunciato e il locale posto sotto sequestro.
Una scoperta che conferma quanto l’Irpinia sia sotto osservazione per i reati ambientali, oggi perseguiti con maggiore severità dopo l’entrata in vigore delle nuove normative.
Officina sotto sequestro: 50 metri cubi di rifiuti pericolosi accatastati
Il controllo è scattato nell’ambito di un’operazione provinciale mirata alla prevenzione dei reati ambientali nel settore meccatronico. I Carabinieri Forestali di Cervinara e Sant’Angelo dei Lombardi, in sinergia con i colleghi dell’Arma territoriale, hanno scoperto all’interno dell’officina circa 50 metri cubi di rifiuti speciali, pericolosi e non, accumulati alla rinfusa. Tra i materiali rinvenuti figuravano filtri d’olio esausti, parti meccaniche impregnate di lubrificanti e pneumatici fuori uso, tutti conservati in modo irregolare e in assenza delle minime misure di sicurezza ambientale.
Il titolare, un artigiano sessantenne del posto, non possedeva le autorizzazioni previste per il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti. I militari hanno così accertato la gestione illecita e potenzialmente dannosa per l’ambiente, aggravata dal rischio di dispersione di sostanze inquinanti nel terreno e nelle acque sotterranee. Una situazione fuori controllo che andava fermata.

Denuncia, sanzione e sospensione immediata dell’attività
A seguito delle verifiche, i militari hanno deferito l’artigiano all’Autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti speciali, sottoponendo a sequestro penale i materiali rinvenuti. È stata inoltre disposta la sospensione immediata dell’attività commerciale e comminata una sanzione amministrativa di 5.000 euro. L’operazione rientra in un più ampio piano di controlli coordinato dal Comando Provinciale di Avellino, volto a contrastare le pratiche illecite che minacciano ambiente e salute pubblica.
Negli ultimi mesi, le verifiche sulle officine meccaniche e sui centri di riparazione si sono moltiplicate. Soprattutto nelle aree rurali dove più spesso emergono casi di abbandono o accumulo irregolare di rifiuti. La nuova legge in materia ambientale, entrata in vigore di recente, inasprisce pene e sanzioni per chi viola le norme sullo smaltimento dei materiali pericolosi, con l’obiettivo di rafforzare la tutela del territorio irpino. I Carabinieri hanno annunciato che i controlli proseguiranno nei prossimi giorni, a garanzia di un’economia più pulita, sostenibile e rispettosa della collettività.
